Tasse: chi non le paga in Italia

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura

(BorsaeFinanza.it) Nel 2022 il Fisco italiano ha recuperato dalla lotta all’evasione oltre 20 miliardi di euro. È quanto emerge dal bilancio operativo della Guardia di Finanza: in Italia gli evasori totali sono cresciuti del 54,8% nel corso dell’anno in esame, arrivando a una quota complessiva di 8.924 soggetti. Ma a parte esercenti o autonomi che evadono, lavoratori in nero e irregolari, chi non paga le tasse in Italia rispettando la legge?

Chi non paga le tasse in Italia

Non esiste una normativa univoca e generica in materia, valida per ogni tipo di esenzione: l’esonero varia da soggetto a soggetto. Innanzitutto, bisogna fare una distinzione tra le tasse come il ticket per le prestazioni sanitarie, la TARI per la raccolta dei rifiuti, l’occupazione di suolo pubblico e le tasse di registro e le imposte come l’IRPEF, che dipendono dalla capacità contributiva del singolo in base al suo reddito o patrimonio. Se le tasse non si pagano quando non si utilizza il determinato servizio a cui fanno riferimento, le imposte servono a finanziare i beni indivisibili che appartengono all’intera comunità.

In Italia la tassazione è improntata al criterio della progressività: più si possiede e si guadagna, più si paga. Le imposte, dipendendo dalla capacità specifica del contribuente, non si pagano solo nel caso in cui il cittadino non ha redditi e patrimoni. L’IRPEF, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, è la più pagata dagli italiani. A versarla sono soprattutto lavoratori dipendenti, autonomi (imprenditori, Partite IVA e partecipanti in società di persone e assimilate) e (pochi) pensionati. In tutti questi casi, ci sono scaglioni con aliquote diverse a seconda del reddito. Oltre a chi non ha redditi e patrimoni, fino al 2022 non erano soggetti al pagamento dell’IRPEF quattro categorie di cittadini:

  • i pensionati con un reddito annuo inferiore a 8.500 euro;
  • i lavoratori dipendenti con un reddito annuo inferiore a 8.145 euro;
  • i lavoratori autonomi con un reddito annuo inferiore a 4.800 euro;
  • le famiglie monoreddito con due genitori e due figli con un reddito annuo inferiore 16.340 euro.

Con la riforma fiscale varata nel 2023 dal governo Meloni, è stata introdotta una no tax area uguale per tutti: i contribuenti che percepiscono redditi fino al limite di 8.174 euro all’anno non dovranno pagare tasse, dal momento che per loro l’imposta non è dovuta.

Per agevolare il settore agricolo, è stata introdotta anche l’esenzione per i redditi dominicali dei proprietari terrieri e i redditi agrari per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli. L’esenzione dal pagamento dell’IRPEF è valida pure per le Partita IVA con regime forfettario, tenute a un’


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