(QuiFinanza.it) Alcune importanti novità sarebbero in arrivo per i contribuenti che lavorano con la partita Iva. È probabile, anche se al momento non vi è ancora la certezza, che il maxi acconto sulle tasse, che dovrebbe essere versato a fine novembre, potrebbe essere rinviato a gennaio. Sarà, inoltre, possibile dilazionarlo in sei rate.
Per i titolari di partita Iva, il mese di novembre è sempre stato pesante dal punto di vista delle tasse. Entro il 30 del mese, questi contribuenti sono tenuti a versare gli importi che emergono dalla dichiarazione dei redditi e che sono relativi al secondo acconto Irpef, Ires, Irap ed imposte sostitutive. La novità, che potrebbe essere introdotta già dal 2023, permetterebbe ai lavoratori autonomi di tirare un sospiro di sollievo: si vedrebbero, infatti, applicare lo stesso schema rateale valido per le scadenze di giugno. Ma soprattutto verrebbe introdotta la possibilità di iniziare a pagare a gennaio. In altre parole salterebbe l’appuntamento fiscale di novembre.
Questa novità risulta essere già entrata, a tutti gli effetti, tra i vari criteri direttivi della legge delega in materia fiscale. La sfida che il Governo deve affrontare in questo momento, però, è riuscire a portare a compimento questa nuova misura già nel corso del 2023.
Una distribuzione più equa del carico fiscale
Alberto Gusmeroli, responsabile Fisco della Lega e relatore del disegno di legge delega di riforma del Fisco, ha spiegato che il Governo avrebbe intenzione di rinviare l’acconto fiscale già a partire da quest’anno. Questo significa che, almeno nelle intenzioni, la novità risulterebbe essere già operativa dal 2023.
I liberi professionisti e i lavoratori autonomi, muniti di partita Iva, già da quest’anno avrebbero la possibilità di dire addio al pagamento in anticipo delle tasse. L’appuntamento di fine novembre, infatti, è sempre coinciso con il versamento delle imposte relative all’anno successivo, senza sapere quanto avrebbero fatturato realmente.
Il nuovo intervento mira a centrare un obiettivo ben preciso: garantire una maggiore flessibilità nei pagamenti. Ma soprattutto introdurre una più equa distribuzione del carico fiscale, cercando di ridurre l’impatto che il versamento in un’unica soluzione va a gravare sui titolari di partita iva.
Il rinvio coinvolgerà tutti gli autonomi?
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