Tassa per i super ricchi, cos’è e perché se ne parla

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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(Money.it) 130 persone, tra eurodeputati ed economisti, chiedono una tassa internazionale progressiva sulla ricchezza estrema. Dopo l’imposta minima sulle multinazionali, arriva la petizione da parte di 130 eurodeputati sull’introduzione di una tassa ai super ricchi.

La petizione introduce temi come ingiustizie fiscali, ingiustizie economiche e ambientali su come tentare di risolvere attraverso la tassazione ai ricchi. Ora che è stato raggiunto l’accordo sulla tassazione minima delle multinazionali, è tempo di puntare ai super ricchi, cioè ai cittadini.

La proposta è semplice su carta e prevede infatti l’introduzione di un’imposta progressiva sulle ricchezze per ridurre le disuguaglianze e contribuire a finanziare gli investimenti necessari per la transizione ecologica e sociale. Si tratta, nel concreto, di un’imposta dell’1,5% – anche se il valore è ancora da discutere su un tavolo condiviso – su patrimoni di almeno 50 milioni di euro.

È tempo di parlare di tassazione dei super ricchi per mitigare le disuguaglianze e tentare di trovare un soluzione alle crisi conseguenti al cambiamento climatico, di cui spesso sono proprio i più ricchi a beneficiare? Ecco di cosa si sta parlando.

Tassa sui super ricchi: cos’è e a quanto ammonterebbe

“La crisi climatica ha iniziato a sconvolgere le società umane colpendo gravemente le fondamenta stesse del sostentamento umano e dell’organizzazione sociale”. 


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