Tassa di soggiorno 2023, quanto si paga nelle grandi città?

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
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(Money.it) La tassa di soggiorno è utilizzata da diversi anni, da alcuni comuni italiani e paesi esteri, anche se talvolta assume denominazioni differenti. Dal 1° gennaio di quest’anno, tuttavia, si è assistito a un incremento esponenziale di questa tassa. La tassa di soggiorno, infatti, si è diffusa in maniera molto vasta ed è ora impiegata da altre città, ma è anche notevolmente aumentata di prezzo. Il Parlamento ha infatti approvato con la legge di bilancio 2023 la possibilità per i comuni italiani di raddoppiare la tariffa, ma soltanto relativamente alle zone in cui il flusso turistico supera di venti volte il numero dei residenti.

Di conseguenza, le amministrazioni locali corrispondenti alla caratteristica citata hanno da quest’anno la facoltà di innalzare l’importo della tassa di soggiorno da 5 euro fino a un massimo di 10 euro a testa. L’importo, oltretutto, varia a seconda della tipologia di struttura ospitante. Ecco cos’hanno deciso i comuni italiani e qual è il prezzo della tassa di soggiorno nelle grandi città.

La tassa di soggiorno nelle grandi città

  • Torino
  • Roma
  • Milano
  • Firenze
  • Venezia
  • Napoli
  • Genova
  • Bologna

I costi della tassa di soggiorno sono applicabili per un certo numero di notti stabilite dall’amministrazione (così come eventuali esenzioni) e variabili a seconda della struttura, in ogni caso le tariffe sono da intendersi a persona.

Torino

La tassa è applicabile per ogni trimestre di pagamento fino a un massimo di 7 pernottamenti consecutivi:

  • 1 euro per ostelli e campeggi.
  • 2,30 euro per alberghi a una stella, alberghi e Rta a due stelle e per le strutture exra-alberghiere.
  • 2,80 euro per alberghi e Rta a tre stelle.
  • 3,70 euro per alberghi e Rta a quattro stelle.
  • 5 euro per alberghi a cinque stelle e alberghi a cinque stelle lusso.

Roma

Tassa applicabile per un massimo di 10 pernottamenti consecutivi, con eccezione delle strutture all’aria aperta per le quali il massimo è pari a 5 pernottamenti:

  • 2 euro per le strutture ricet

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