(Money.it) La Tari sulla seconda casa va commisurata alla produzione di rifiuti. I Comuni, molto spesso, tendono a penalizzare i non residenti che producono meno rifiuti, facendogli pagare una Tari pari a quella dei residenti. E proprio a tal proposito i giudici della commissione tributaria regionale della Toscana, sezione seconda, sono intervenuti con la sentenza 26/2022.
Tari seconda casa: la sentenza della commissione tributaria della Toscana
Il regolamento comunale che non preveda un calcolo proporzionale della tassa è illegittimo. Perchè tende a sfavorire chi non abita l’immobile per tutto l’anno equiparandolo ai residenti abituali.
La ratio della pronuncia è che la tassa copra i costi del servizio svolto dall’amministrazione comunale senza gravare in misura eccessiva e irrazionale sui contribuenti che producono meno rifiuti in virtù di un soggiorno per periodi limitati di tempo. Come ad esempio coloro che hanno una casa solo per le vacanze. Secondo i giudici d’appello, infatti, è corretto che «i residenti, abitando con continuità nel territorio comunale, producano più rifiuti di coloro che a parità di condizioni abitative vi soggiornano solo per periodi di tempo limitati o saltuari
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