(QuiFinanza.it) Quando scade la Tari? In quale modo deve essere calcolata correttamente la tassa sui rifiuti? Partiamo con il fornire una regola generica, che vale per tutti i contribuenti: per effettuare il corretto calcolo della Tari è necessario prendere in considerazione una quota fissa ed una variabile.
Ebbene sì. Riuscire ad effettuare in maniera corretta e precisa il calcolo della Tari non è semplice. Ma sicuramente non impossibile. Per calcolare la tariffa corretta dei rifiuti è necessario prendere in considerazione una quota fissa ed una quota variabile. Ma soprattutto è necessario prendere in considerazione i criteri, che sono stati adottati dal Comune nel quale sono ubicati gli immobili per i quali è necessario effettuare il pagamento.
È indispensabile, inoltre, tenere presente un’importante deadline: gli enti locali, entro e non oltre il 31 luglio di ogni anno, sono tenuti ad approvare le regole specifiche da seguire sulla Tari. Ma soprattutto devono stabilire la somma che deve essere versata per ogni tipo di utenza e le eventuali agevolazioni a cui possono accedere i contribuenti.
È importante sottolineare, comunque, che ogni singola amministrazione municipale è autonoma ed indipendente nel prendere le decisioni relative alla Tari, ma è tenuta a far rispettare le indicazioni contenute all’interno del quadro nazionale, che è stato tracciato direttamente da Arera.
A questo punto, comunque, cerchiamo di comprendere come si effettuano i calcoli sulla tassa rifiuti, partendo da un dato fondamentale: la base imponibile della stessa tassa, che come molti ben sapranno è costituita dalla superficie calpestabile dell’immobile, compresi i muri interni, i pilastri ed i muri perimetrali.
Come calcolare la Tari
La Tari, come abbiamo anticipato in precedenza, deve essere calcolata tenendo conto di due diverse componenti: la quota fissa e la quota variabile.
Per provvedere ad effettuare il calcolo della Tari è necessario tenere presenti alcuni elementi indispensabili, tra i quali rientrano:
- dati catastali, quando sono disponibili, e superficie in metri quadrati;
- periodo di riferimento;
- nucleo familiare;
- quota variabile;
- quota fissa;
- quota provinciale pari al 5%.
Partiamo dal primo punto fisso: per calcolare la quota fissa si deve procedere a moltiplicare i metri quadrati dell’immobile per il numero di persone che li occupano.
Nel caso in cui i contribuenti non siano residenti nell immobile, il numero degli occupanti deve essere calcolato come segue:
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