Tari 2023 non pagata, cosa succede: i rischi per il cittadino

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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(Money.it) Se un cittadino si trova nella condizione di avere la Tari non pagata o con versamento effettuato in ritardo cosa succede? E come comportarsi, invece, se non si riceve il bollettino di pagamento della tassa rifiuti? Vediamo come comportarsi.

Quello che va considerato, nella lettura di questo articolo, è che la scadenza della Tari non è uguale per tutti. Si tratta di una data di scadenza decisa a livello Comunale e per conoscerla bisogna informarsi presso il proprio Comune di residenza.
In base a dove si abita, quindi, la Tari può essere pagata in un’unica soluzione oppure con due acconti e un saldo.

Per quanto riguarda, poi, le sanzioni e rischi per il cittadino che non paga la Tari dipendono dal ritardo con cui viene regolarizzata la situazione.

Cosa succede se si paga la Tari 2023 in ritardo?

Chi paga la tassa sui rifiuti in ritardo rispetto alla scadenza stabilita dal proprio Comune va incontro a una sanzione, il cui importo può essere alleggerito grazie allo strumento del ravvedimento operoso.

Il ravvedimento operoso è uno strumento con cui i contribuenti possono regolarizzare omissioni, errori o illeciti di tipo fiscale, in modo spontaneo, versando:

  • il tributo non pagato;
  • una sanzione stabilita in misura ridotta;
  • gli interessi, calcolati sull’importo non pagato al tasso legale vigente.

L’importo della sanzione dipende quindi dalla data in cui si procede con il pagamenti di quanto dovuto per la Tari. Due gli elem


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