Taglio dei tassi BCE: la questione rimane aperta tra incertezze e giudiczi degli analisti

Di Gianluca Perrotti 2 minuti di lettura
Tassi di interesse

Gli ultimi dati sui salari nell’area euro sollevano domande cruciali sull’orientamento della Banca Centrale Europea in merito ai tassi di interesse e la domanda sorge spontanea: dopo una serie di rialzi nel 2022 e 2023 per contrastare l’inflazione, il primo taglio sotto la presidenza di Christine Lagarde, atteso per il 6 giugno, ci sarà davvero? Questo interrogativo preoccupa sia gli operatori di mercato che i cittadini dell’Eurozona, soprattutto alla luce delle recenti statistiche sui salari negoziati.

Sorpresa nel trend dei salari

Il recente dato sui salari ha smentito le aspettative degli analisti, che prevedevano un rallentamento o una stabilità nel tasso di crescita. Invece, il primo trimestre del 2024 ha mostrato un rafforzamento, cosa che la Lagarde non avrà accolto favorevolmente e wuesta situazione si complica ulteriormente con le recenti minute della Federal Reserve, che rivelano la possibilità di nuovi rialzi dei tassi negli Stati Uniti, aggravando il contesto economico globale.

La reazione di Wall Street non si è fatta attendere, con il Dow Jones che ha registrato il peggior calo del 2024. Le minute della Fed hanno mostrato progressi limitati nella lotta contro l’inflazione negli Stati Uniti, e alcuni membri del Fomc si sono dichiarati favorevoli a ulteriori aumenti dei tassi. Questo scenario crea incertezze anche per la Bce, che deve bilanciare le proprie decisioni tenendo conto delle dinamiche internazionali e dell’impatto sui mercati finanziari.

Outlook dei tassi BCE secondo Barclays

Gli analisti di Barclays hanno aggiornato le loro previsioni sulle mosse della Bce. Nonostante il recente dato sui salari, Barclays conferma un taglio dei tassi nella riunione del 6 giugno, escludendo però un ulteriore taglio a luglio. Le aspettative di un doppio taglio si sono attenuate, influenzate sia dai dati salariali dell’Eurozona sia dalle dinamiche della Fed. Alcuni esponenti più rigorosi della Bce avevano già espresso scetticismo su un doppio intervento, riducendo le speranze di ulteriori riduzioni immediate dei tassi.

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