(Finanza.com) Finanza Taglio cuneo: perchè fare attenzione alla soglia dei 35mila euro di reddito
Il taglio del cuneo fiscale è una tra le misure più significative della Manovra, diventato quasi un simbolo della politica economica del governo Meloni. La riduzione parziale dei contributi a carico dei lavoratori dipendenti, che vengono ora finanziati a carico del bilancio dello stato, assicura un importante sostegno ai redditi bassi e medi; ma, a quanto sembra, dietro a questo provvedimento si cela una potenziale trappola per gli italiani.
Perchè per i redditi che superano i 35mila euro lordi, il beneficio del taglio si annulla. Infatti, chi guadagna oltre questa soglia, anche di un solo euro, rischia una perdita di circa 1.100 euro all’anno.
A sollevare la questione è Lilia Cavallari, presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, ascoltata dalle commissioni riunite di Camera e Senato a proposito della legge di Bilancio.
Quanto perde chi prende più di 35mila euro
Ma come stanno le cose? Secondo la Legge di Bilancio, il taglio del cuneo fiscale avviene per fasce, con una riduzione del 7% applicata mensilmente ai lavoratori il cui reddito di riferimento (imponibile previdenziale determinato mensilmente e comprensivo del rateo di tredicesima) non supera i 1.923 euro, corrispondenti a circa 25.000 euro annui considerando tredici mensilità.
Al superare questa soglia e fino all’importo di 2.692 euro, ovvero circa 35.000 euro annui, lo sconto scende al 6% sull’intera retribuzione. Questo meccanismo a fasce potrebbe comportare una diminuzione graduale del beneficio del taglio del cuneo fiscale per coloro che superano la soglia di reddito di 35.000 euro annui, facendo si che chiunque superi quella soglia inizi a guadagnare di meno.
“Buona parte della portata redistributiva della decontribuzione è tuttavia dovuta alla sua modalità applicativa per fasce, che fa cessare ogni beneficio oltre la soglia di retribuzione lorda di 35.000 euro, con una perdita di circa 1.100 euro superando di un solo euro tale soglia”, spiega Cavallari.
Come mostra il grafico sottostante, l’agevolazione fiscale raggiunge il suo massimo, circa 1.600 euro, al limite
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