Superbonus villette correttivi in Manovra

Di Gianluca Perrotti 3 minuti di lettura
casa ideale per gli italiani

Il Governo vaglia correttivi per Superbonus Villette con meno vincoli che provengono dall’Isee e dalla prima casa

L’approvazione del Parlamento alla Legge di Bilancio eliminerà parte dei paletti imposti al superbonus. Le ipotesi sono ancora diverse: l’abolizione del tetto ISEE per il Superbonus villette nella seconda metà del 2022, l’ampliamento anche alle seconde case e l’estensione a tutte le abitazioni. Il tempo stringe, martedì 14 dicembre inizia la votazione sugli emendamenti, quindi entro questo termine il Governo presenterà le proposte proposte. Il capitolo Superbonus è una delle manovre più calde, in quanto prevede un’estensione del 110% del Superbonus fino al 2025 fino al 2023, seguita da una diminuzione nel 2024 al 70% e nel 2025 al 65%. Proroga lunga fino al 2024 e per altri bonus costruzione, ad eccezione del bonus proroga facciata solo per il 2022 ad un tasso del 60% dall’attuale 90%. La proroga del Superbonus prevede poi una serie di altri incentivi ad esempio è a lungo termine solo per condomini,  mentre per le case unifamiliari è solo fino al 31 dicembre 2022 ed è limitata alle prime case e ai beneficiari con Isee fino a 25mila euro.

Per il Superbonus villette, c’è un sostanziale accordo per allargare la platea all’interno della maggioranza di governo, l’ipotesi più gettonata è la rimozione del tetto dell’ISEE. In questo senso si attendono calcoli precisi da parte dei tecnici specialisti del ministero dell’Economia, per capire se ci sono risorse sufficienti, è possibile che alla fine si raggiunga un compromesso sul nuovo limite ISEE di 40mila euro. In ogni caso sarà prevista una proroga fino al 31 dicembre 2022 solo se entro il 30 giugno 2022 saranno già stati completati almeno 305 lavori. Va inoltre omesso il requisito della prima casa (quindi il super bonus villette si applicherà a tutte le case ).
Tra gli altri temi che si discute c’è anche il Bonus per la facciata con la proposta di lasciarlo al 90% anche nel 2022 o solo per il primo semestre, per poi scendere al 60% da luglio a dicembre e, infine, senza escludere una proroga.
Il dibattito è proseguito nei giorni scorsi, dato che martedì inizia la votazione degli emendamenti in commissione Bilancio della Camera. Poi il testo dovrà passare al Senato il 19 dicembre con il voto di fiducia, e il 21 dicembre alla Camera, sempre tutelata dalla fiducia. Se queste scadenze verranno rispettate, la Manovra verrà approvata come di consueto a Natale, ma è possibile che vista la scadenza ormai imminente, tale approvazione venga posticipata in prossimità di Capodanno. La legge di bilancio deve essere approvata entro la fine dell’anno per entrare in vigore il primo giorno del 2022; in caso contrario, inizia una revisione preliminare.

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