Superbonus, spunta a sorpresa mini proroga: cosa cambia ancora

Di Barbara Molisano 2 minuti di lettura
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La parabola infinita del Superbonus 110% si arricchisce di un nuovo capitolo, registrando l’ennesimo cambio di rotta. Dopo le forti pressioni della maggioranza, il Governo Meloni ha accolto l’ipotesi di un mini rinvio per la presentazione delle Comunicazioni di inizio lavori asseveratati (Cilas) dal 25 novembre al 31 dicembre 2022 (dell’ipotesi di una proroga avevamo parlato anche qui).

Il tutto nonostante la chiusura di pochi giorni fa da parte del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari (Fratelli d’Italia).

Il mini rinvio Cilas: cos’è e come funziona

È un emendamento al Dl Aiuti quater a prevedere “la proroga del termine di presentazione della Cilas dal 25 novembre a fine anno, fermo restando che le assemblee condominiali dovranno aver deliberato entro i termini indicati nel decreto stesso”. Questo significa che i condomini dovrebbero aver deliberato entro il 25 novembre per ottenere lo sgravio al 110% e non al 90%.

Parallelamente si assiste a una svolta più severa, fino alla linea dura, per quanto riguarda le responsabilità dell’amministratore di condominio: se quest’ultimo dichiarerà il falso nella certificazione, commetterà un reato. Nel mirino in particolare finirà la verdicità sulla data di adozione della delibera per rientrare nel 110%, invece che nel 90%.

Spunta inoltre l’ipotesi di un coinvolgimento di Cassa Depositi e Prestiti. “Ben venga la proroga sulle Cilas per andare incontro a chi non è riuscito a presentarle regolarmente entro il 25 novembre, finendo di fatto in un imbuto“, ha dichiarato Guido Quint

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