Superbonus nelle zone terremotate: come cambia e quali sono le regole

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura

(BorsaeFinanza.it) Dopo le novità sulla detrazione piena con le varianti della CILA, continuano le trasformazioni e le proroghe per il Superbonus. Uno dei punti più dibattuti, in attesa dei cambiamenti radicali in arrivo nel 2024, riguarda le zone terremotate. La misura ha una certa urgenza in queste aree, considerando che gli sfollati delle tragedie dell’Aquila, di Amatrice e Norcia e dell’Emilia sono ancora senza casa e l’Italia è in media un Paese ad alto rischio sismico, con una mappa di pericolosità del territorio nazionale risalente al 2004.

Quali sono le regole del Superbonus nelle zone terremotate

Il Decreto Rilancio (il Decreto Legge n. 34 del 19 maggio 2020) ha previsto che i proprietari di edifici residenziali o unità immobiliari a destinazione abitativa situati in uno dei comuni delle Regioni interessate da eventi sismici per le quali è stato dichiarato lo stato di emergenza, possono accedere al Superbonus in forma piena al 110% per gli interventi di ricostruzione e ristrutturazione sostenuti dal 1° luglio 2020.

L’importante è che venga accertato il nesso causale tra danno dell’immobile e terremoto (tramite una scheda AeDES o un documento simile) e che l’intervento conduca ad un efficientamento energetico, inclusa l’installazione di impianti fotovoltaici e delle infrastrutture per la ricarica delle auto elettriche. La norma si applica a condomini ed edifici unifamiliari colpiti dagli eventi sismici che si sono verificati dopo il 1° aprile


© Borsa e Finanza

Leggi l’articolo completo su Borsa e Finanza

Condividi questo articolo
Exit mobile version