Superbonus 110%, guida 2023: lavori ammessi, novità, come funziona e requisiti

Di Redazione FinanzaNews24 5 minuti di lettura
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(Money.it) Il Superbonus 110% è un incentivo introdotto nel 2020 per promuovere l’efficienza energetica e la riduzione del rischio sismico negli edifici. A partire dal 2023, il Superbonus subisce alcune modifiche, passando al 90% per la maggior parte dei casi. In questa guida, analizzeremo in modo approfondito le novità, i requisiti e come funziona il Superbonus 110% e il Superbonus 90% nel 2023.

Cos’è il Superbonus 110%

Il Superbonus 110% è un’agevolazione fiscale introdotta dal Decreto Rilancio nel 2020, che prevede una detrazione del 110% delle spese sostenute per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica, al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici. Tra gli interventi agevolati rientra anche l’installazione di impianti fotovoltaici e delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

La legge di bilancio 2022 ha prorogato l’agevolazione, prevedendo scadenze diverse in funzione dei soggetti che sostengono le spese ammesse.

Cosa cambia nel 2023: dal Superbonus 110% al 90%

A partire dal 1° gennaio 2023, il Superbonus subisce alcune modifiche, tra cui:

  • Riduzione della detrazione dal 110% al 90% per la maggior parte dei casi.
  • Introduzione di una soglia di reddito ISEE minima, calcolata sulla base di una sorta di quoziente familiare.
  • Cessazione della possibilità di richiedere lo sconto in fattura o di effettuare la cessione del credito a terzi, consentendo solo la detrazione fiscale.

Per tutto il 2023, potranno continuare ad usufruire del Superbonus 110% i seguenti soggetti:

  • I condomini che, entro il 31 dicembre 2022, hanno comunicato l’inizio dei lavori (CILA) o presentato l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo per gli interventi di demolizione e ricostruzione, e che hanno anche deliberato i lavori entro il 18 novembre 2022.
  • Le villette e le abitazioni unifamiliari che hanno sostenuto le spese entro il 31 marzo 2023, a condizione che siano stati eseguiti almeno il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022.

Il decreto Alluvioni ha previsto il differimento al 31 dicembre 2023 per terminare i lavori effettuati, ma solo per gli immobili situati nei territori interessati dall’alluvione. La modifica è stata inserita nell’articolo 1 e prevede il mantenimento del Superbonus al 110% (viene, quindi, meno la riduzione al 90% della detrazione prevista per la generalità dei contribuenti).

Allo stesso tempo il termine ultimo per portare a termine i lavori per le villette unifamiliari, previsto al 30 settembre, è differito al 31 dicembre 2023.

Interventi agevolati e requisiti per il Superbonus

Il Superbonus 110% e 90% copre una vasta gamma di interventi, tra cui:

  • Interventi di efficienza energetica (isolamento termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione, installazione di impianti fotovoltaici, ecc.);
  • Interventi di consolidamento statico o riduzione del rischio sismico;
  • Interventi di ristrutturazione edilizia.

Per accedere al Superbonus, è necessario che l’edificio oggetto degli interventi ottenga un miglioramento di almeno due classi energetiche.

Superbonus 90% per i condomini

Per i condomini che non possono usufruire del 110%, la detrazione fiscale verrà ridotta:

  • Al 90% per il 2023;
  • Al 70% nel 2024;
  • Al 65% nel 2025.

Gli stessi termini e scadenze si applicano anche ai proprietari di intere palazzine composte da 2 a 4 unità immobiliari.

Superbonus 90% per le villette unifamiliari

Per le villette unifamiliari che non possono usufruire del 110%, a partire dal 1° gennaio 2023 si applica il Superbonus 90% e la detrazione è concessa fino al 31 dicembre 2023. Tuttavia, la detrazione al 90% si applica solo se:

  • L’immobile oggetto dell’intervento edilizio è adibito ad abitazione principale;
  • Se il reddito di riferimento del contribuente è inferiore a 15.000 euro, variabile in base a una sorta di quoziente familiare.

Soglia di reddito ISEE per Superbonus

A partire dal 2023, l’accesso al Superbonus 90% è subordinato al rispetto di una soglia di reddito ISEE minima, calcolata sulla base di una sorta di quoziente familiare. Tale requisito è stato introdotto per garantire una maggiore equità nella fruizione dell’incentivo e per rendere il Superbonus più soste


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