(QuiFinanza.it) L’ultimo capitolo del libro nero dei rincari che hanno colpito il carrello della spesa riguarda il freddo. E qualcuno ha già pensato bene di chiamare “frigo tax” l’ultima voce comparsa sullo scontrino fiscale rilasciato da diversi supermercati di Roma. Ecco di cosa si tratta.
La frigo tax sulle bevande fredde
La cosiddetta “tassa frigo” non è altro che un sovrapprezzo sulle bevande conservate in frigorifero e vendute fredde ai clienti in supermercati e ipermercati. E non un semplice costo maggiorato, che già da anni i consumatori erano abituati a conoscere come “normale” per i prodotti da bere acquistati direttamente da una cella frigorifera. Non si tratta di una vera e propria “tax”, ma compare sullo scontrino con tanto di specifica chiamata “aggiunta frigo”.
Come verificato dal Corriere della Sera, l’aumento medio del prezzo è di 20 centesimi di euro rispetto al prezzo per la stessa bibita praticato però allo scaffale, per un aumento anche del 40%. I gestori hanno addotto come motivazione principale della maggiorazione il contrasto ai rincari delle bollette energetiche, divenute troppo onerose per le attività (addio al mercato tutelato dal 2024: cosa cambia e per chi).
Il “nuovo scontrino” dei s
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