Orari, impegni, carico di lavoro, sono le cause che portano i lavoratori a stressarti. Passiamo spesso molte ore della nostra giornata lavorando e definiamo noi stessi in base al nostro ruolo professionale. Le emozioni che proviamo mentre lavoriamo sono legittime e significative ma a colte possono rovinare la nostra vita “privata”.
Ci sono dei campanelli d’allarme che possono farci capire quando il nostro lavoro inizia a creaci problemi e causa danni alla nostra salute. Cominciamo a sentire il nostro lavoro non apprezzato, non valorizzato o anche sminuito. Possiamo sentire di non essere in grado, di non essere all’altezza o di non avere il tempo materiale di realizzare quello che ci viene richiesto. Il conflitto, espresso o latente con colleghi e responsabili può diventare logorante, come una piccola goccia che quotidianamente scava il suo percorso dentro di noi.
Si pone continuamente il solito dilemma nei nostri pensieri e spesso l’unica nostra soluzione che ci sembra eterea e stabile quella di Licenziarsi. Lo stress non è una malattia, ma può causare problemi di salute mentale e fisica se si manifesta con intensità per periodi prolungati. Lavorare sotto una certa pressione può migliorare le prestazioni e dare soddisfazione quando si raggiungono obiettivi impegnativi. Lo stress può essere provocato da problemi sul lavoro oppure da come il lavoro è organizzato e dalle mansioni che si devono svolgere. Occorre non sottovalutare lo stress da lavoro. L‘effetto negativo dello stress da lavoro innalza la possibilità di avere incidenti sia stradale che nel corso dell’attività lavorativa, inoltre incide sulla salute fisica e psichica del lavoratore, in particolare sul rischio di incorrere in malattie cardiovascolari.
Ecco alcune cause:
Quantità di lavoro da eseguire eccessiva oppure insufficiente;
Tempo insufficiente per portare a termine il lavoro in maniera soddisfacente sia per gli altri sia per se stessi;
Mancanza di una chiara descrizione del lavoro da svolgere o di una linea gerarchica;
Ricompensa insufficiente, non proporzionale alla prestazione;
Impossibilità di esprimere lamentele;
Responsabilità gravose non accompagnate da autorità o da potere decisionale adeguati;
Mancanza di collaborazione e sostegno da parte dei superiori, colleghi o subordinati;
Impossibilità di esprimere effettivamente talenti o capacità personali;
Mancanza di controllo o di giusto orgoglio per il prodotto finito del proprio lavoro;
Precarietà del posto di lavoro, incertezza della posizione occupata;
Condizioni di lavoro spiacevoli o lavoro pericoloso;
Possibilità che un piccolo errore o disattenzione possano avere conseguenze gravi.