(Money.it) Quando si parla di stralcio non si deve pensare solo a quello dei Comuni, che come ben sappiamo, hanno tempo fino al 29 luglio per deliberare sulla cancellazione e la rottamazione dei crediti vantati nei confronti dei contribuenti. Lo stralcio delle cartelle, infatti, era anche a livello nazionale ed è già avvenuto. L’attesa resta solo per i debiti con gli enti locali, per i quali l’attesa sarà leggermente più lunga.
Lo stralcio delle cartelle di pagamento, infatti, prevedeva la cancellazione dei debiti residui inferiori a 1.000 euro iscritti a ruolo tra il 1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015. E doveva avvenire proprio a ridosso della scadenza della presentazione dell’istanza per accedere alla rottamazione delle cartelle esattoria. La cui risposta, come abbiamo detto in un precedente articolo, terrà conto anche dell’eventuale stralcio.
Lo stralcio per quali cartelle esattoriali?
Le cartelle esattoriali per le quali si è proceduto allo stralcio sono quelle che per il Fisco non era più conveniente riscuotere: chiederne il pagamento, visto anche l’importo residuo molto basso, costava molto più che cancellare il debito. Si trattava, poi, di debiti molto vecchi, iscritti a r
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