Stop alla fornitura di gas dalla Russia alla Polonia e alla Bulgaria

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
Wall Street

A dirlo é un comunicato del  Gruppo energetico polacco Pgnig : “ha ricevuto una lettera di Gazprom che annuncia una sospensione completa delle forniture di gas. Pgnig e Gaz-System informano che attualmente tutte le consegne ai clienti vengono effettuate in base alle loro esigenze. Le aziende stanno monitorando la situazione e sono preparate per vari scenari”. 

Gazprom in Polonia ha informato Pgnig della sua intenzione di sospendere completamente le forniture da domani 27 aprile. Ad oggi però “l’infrastruttura di trasmissione gestita da Gaz-System funziona senza interruzioni”.

Data la notizia il  prezzo del gas è salito alle stelle con un’apertura a quasi 93 euro con un picco a 107 euro a megawattora subito la notizia .

Gazprom non ha però confermato “che la fornitura di gas russo alla Polonia è già stata interrotta. A riferirlo ai giornalisti, secondo quanto riferisce l’agenzia russa ‘Tass’, è il rappresentante ufficiale di Gazprom Sergey Kupriyanov. Allo stesso tempo, Gazprom ha sottolineato che “oggi la Polonia è obbligata a pagare le forniture di gas in conformità con la nuova procedura di pagamento”.

La Russia ha sospeso la fornitura di gas anche alla Bulgaria. A renderlo  noto il ministero dell’Energia di Sofia affermando che ‘‘Gazprom ha informato Bulgargaz che interromperà la fornitura di gas dal 27 aprile”. Ciò ha fatto seguito al rifiuto della Bulgaria di pagare il gas in rubli.

Andriy Yermak, capo dell’ufficio della presidenza ucraina afferma: “La Russia inizia il ricatto del gas dell’Europa a causa della riluttanza dei Paesi a pagare il gas in rubli. Stiamo assistendo a un aumento russo delle tariffe e a un allontanamento da qualsiasi regola e obbligo. L’Unione europea ha ripetutamente affermato che non pagherà il gas in rubli, perché i contratti firmati non riguardano pagamenti in valuta ‘di legno’”. 

Yermak scrive:  “la Russia sta cercando di dividere l’unità dei nostri alleati e “dimostra anche che le risorse energetiche sono un’arma per loro. Ecco perché – esorta il capo dell’ufficio della presidenza – l’Unione europea dev’essere unita e imporre un embargo sulle risorse energetiche, privando i russi delle loro armi energetiche”.

 

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