Stitichezza: le difficoltà nell’espletare la funzione intestinale

Di Alessio Perini 3 minuti di lettura
Wall Street

Costipazione, intestino pigro, stitichezza: tanti nomi per descrivere un disturbo molto sgradevole e diffuso soprattutto tra le donne.

I motivi che possono causarlo sono tanti e tra questi giocano un ruolo determinante una dieta sregolata e uno stile di vita eccessivamente sedentario. Inoltre, almeno una donna su due soffre di stitichezza durante la gravidanza a causa dei cambiamenti ormonali caratteristici di questo periodo. Anche i bambini spesso soffrono di stitichezza.

Un utile rimedio per la stitichezza è mangiare frutta o bevande, oltre a molta acqua, tisane e succhi, che hanno un effetto lassativo naturale e aiutano a far ripartire un lieve torpore intestinale.

Puoi anche usare lassativi, ma sempre con moderazione. Molte volte si tende ad usarli senza timore perché sono liberamente reperibili in farmacia o in erboristeria, ma bisogna ricordare che non sono sicuri. In Italia si stima che almeno il 15% della popolazione soffra di questo disturbo, con un’incidenza maggiore tra le donne e gli anziani.
Oltre ai frequenti movimenti intestinali, la stitichezza può presentarsi anche con altri sintomi, tra cui:

durezza e forma irregolare delle feci.
Sensazione di evacuazione incompleta.
Sforzo eccessivo e prolungato durante i movimenti intestinali.
Sensazione di “blocco” dell’intestino, con dolore e crampi all’addome.
Altri effetti collaterali della stitichezza possono variare dall’alitosi alla ritenzione idrica, dal gonfiore alla sonnolenza dopo i pasti, alle emorroidi e alle ragadi, per lo più causate da feci dure e tensione costante. La stitichezza è considerata cronica se dura più di 6 mesi. In questo caso può essere dovuto a disfunzioni motorie intestinali e/o anorettali oa patologie quali diverticolosi, malattie infiammatorie croniche intestinali, cancro del colon-retto.

Può anche essere un sintomo della sindrome dell’intestino irritabile, in cui si alternano costipazione e diarrea.

Anche le malattie metaboliche come il diabete e l’ipotiroidismo, così come le malattie neurologiche (morbo di Parkinson, sclerosi multipla) possono essere accompagnate da costipazione.

Questo disturbo può anche essere associato a farmaci che rallentano il movimento delle feci attraverso l’intestino (p. es., antidolorifici, antiacidi, antidepressivi). Questo tipo di stitichezza compare solitamente dalla nascita o può manifestarsi come una malattia organica dovuta a patologie.

In presenza di costipazione, prima di tutto, viene eseguita un’anamnesi approfondita e un esame clinico del paziente.

L’approccio diagnostico dovrà identificare una causa organica o funzionale della stitichezza e può variare a seconda dei sintomi e delle prove riscontrate clinicamente, eventualmente coinvolgendo anche studi di imaging più approfonditi.

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