(Money.it) Il taglio del cuneo fiscale potrebbe essere esteso anche a chi guadagna più di 35mila euro l’anno. Per il momento quella del governo, guidato da Giorgia Meloni, è solo una volontà, espressa per bocca della viceministra del Lavoro, Maria Teresa Bellucci. Tuttavia l’intenzione dell’esecutivo potrebbe essere quella di evitare lo scalone che si viene a creare sopra i 35mila euro con il nuovo taglio che porta lo sgravio contributivo al 6% (e al 7% al di sotto dei 25mila euro).
Da luglio, comunque, gli aumenti di stipendio riguarderanno solamente chi ha un reddito inferiore a 35mila euro (ovvero 2.692 euro mensili lordi). Un eventuale intervento sui redditi oltre questa soglia potrebbe, eventualmente, arrivare in un secondo momento. Probabilmente non prima del 2024.
Bellucci, intervistata da la Repubblica, sottolinea che l’obiettivo resta quello di rendere strutturale un taglio del cuneo fiscale di cinque punti in cinque anni. Come a dire che da gennaio del 2024 lo sgravio potrebbe scendere e così anche le buste paga. “La risposta al lavoro povero è il taglio del cuneo che renderemo strutturale a piccoli passi”, afferma la viceministra. Cosa può cambiare per gli stipendi sopra i 35mila euro e in che modo può diventare strutturale il taglio?
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