Stik: le 5 opere più costose dello street artist

Di Redazione FinanzaNews24 6 minuti di lettura
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Storia curiosa quella di Stik, il misterioso street artist britannico (la sua identità è ignota come quella di Banksy) autore di alcune tra le opere più costose (in base ai risultati delle aste) nel mondo della graffiti art. Classe 1979, completamente autodidatta, per anni vive tra case popolari e rifugi per senzatetto di St Mungo’s prima di mettersi a disegnare sui muri di Hackney. La solidarietà universale, la giustizia sociale e l’attivismo politico sono al centro dei suoi lavori perché Stik non dimentica mai da dove viene e quali sono le sue origini. Anche quando i suoi disegni passano dagli edifici della zona est di Londra alle gallerie di tutta la città.

Stik: le 5 opere più costose

“Ho cominciato a disegnare omini stilizzati quando ero abbastanza grande da prendere in mano una matita — racconta il writer londinese — e da allora non ho mai smesso… Ho sempre disegnato con uno stile molto semplicistico. Non ho mai frequentato una scuola d’arte, ma ho lavorato per molti anni come modello per gli artisti, il che mi ha dato una buona base di composizione e anatomia. A vent’anni ho iniziato a dipingere per strada e questo è stato un vero e proprio insegnamento: tutto quello che so l’ho imparato dai miei contemporanei”. Tra quadri, sculture, poster, stencil, serigrafie e stampe in edizione limitata, ecco quali sono le sue opere con vendite da record.

Untitled (Live Painting)

Sin dagli esordi Stik è protagonista di collaborazioni significative con soggetti come Amnesty International e Reclaim the Streets, il collettivo di attivisti che sostiene l’idea della proprietà collettiva degli spazi pubblici. Proprio alle fasi iniziali del suo lavoro appartiene questo acrilico su tavola che lo proietterà dai muri d’Europa, America e Asia a diventare uno dei nomi più rari e ambiti dai collezionisti. Stavolta punti, linee e cerchi tradiscono frustrazione e nervosismo: un atto di rivolta contro gentrification e riqualificazione, speculazione e degrado. Proveniente dall’Upfest Gallery di Bristol, è venduto per 170.000 sterline da Sotheby’s a Londra nel marzo del 2022 nella Modern & Contemporary Day Auction.

Untitled (Live Painting) (foto: Sotheby’s)

Big Mother

Uno dei murales più conosciuti, fotografati e apprezzati dello street artist, alto circa 40 metri, è la “grande madre” realizzata sulla facciata del Charles Hocking House di Londra, un caseggiato popolare costruito per famiglie a basso reddito e prossimo alla demolizione per far avanzare la gentrificazione del quartiere sud di Acton. Attraverso pochi segni, Stik raffigura una madre con bambino per supportare la comunità Focus E15 di madri single e porre l’attenzione sulla questione centrale del diritto all’abitare. Eseguito nel 2014 e rimosso quattro anni dopo, è venduto per 193.750 sterline da Phillips a Londra nel dicembre del 2018 all’interno del lotto New Now.

Big Mother (foto: Phillips)

Liberty

Sempre in debito con chi l’ha aiutato nei momenti più difficili della sua vita, Stik ha disegnato per sopravvivere e continua a farlo per restituire alle persone che l’hanno salvato. “Sei linee e due punti — rivela ricordando il suo periodo da homeless — erano il modo più veloce per disegnare una figura umana senza essere scoperti”. Liberty è il suo omaggio stilizzato e minimalista alla Statua della Libertà, apparso per la prima volta su un muro di New York nel 2013. Il master deluxe di cinque serigrafie a colori su carta Somerset, ciascuna firmata a matita e numerata, con il loro timbro a secco e i fogli interi, è venduto a 200.000 sterline da Christie’s a Londra nel settembre del 2019.

Liberty (foto: Christie’s)

Children of Fire

Nel 2011 Stik utilizza semplicemente una bomboletta spray per mettere la sua firma sulla saracinesca del Pogo Café di Hackney, uno dei luoghi simbolo della Londra alternativa: un ristorante vegano biologico crudista gestito da volontari anarchici molto attivi nel sociale, con prezzi alla portata di tutte le tasche e corsi gratuiti di varie attività. I “figli del fuoco” è la risposta dell’artista ai “riots” del 6 agosto, scoppiati per protestare contro l’uccisione del 29enne nero Mark Duggan da parte della polizia. Due anni dopo, il Pogo Café vende l’opera per raccogliere fondi a favore di eventi anti-discriminazioni razziali e di classe. Nel giugno del 2022 lo street work passato sotto il martello di Bonhams nel London Post-War & Contemporary Art Sale per 246.000 sterline.

Children of Fire (foto: Bonhams)

Holding Hands (Maquette)

A differenza di molti colleghi, q


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