Ad oggi possiamo dire che l’attenzione si sposta sull’analisi della situazione produttiva e della forza lavoro dei singoli stabilimenti presenti in Italia.
Stellantis conferma che a Melfi verranno prodotti ben 5 modelli, ma le parti sociali incalzano l’esecutivo chiedendo un tavolo di confronto unificato a Palazzo Chigi per dare chiarezza al futuro del settore automobilistico nel Paese.
L’alternativa
Il governo continua a cercare un secondo produttore interessato a investire in Italia per raggiungere l’obiettivo di produrre 1 milione di vetture nel Paese ogni anno. Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, sostiene che diverse case automobilistiche si sarebbero già mostrate interessate a investire nel settore automobilistico italiano. “Il governo ha già fatto la sua parte, ora tocca a Stellantis”, sottolinea Urso.
Le trattative riguardante Melfi
Il tavolo su Melfi, che ha coinvolto anche il presidente della Regione Basilicata, rappresentanti dell’azienda, dell’Associazione Nazionale Filiera Italiana Automotive e le organizzazioni sindacali, si è focalizzato sulla analisi dei singoli stabilimenti. Le reazioni sindacali sono varie: da richieste di un tavolo nazionale a Palazzo Chigi, all’incoronamento di modelli ibridi per proteggere i lavoratori dell’indotto.
Gli incontri proseguiranno con il focus sui siti di Mirafiori e Atessa nei prossimi giorni. Una necessità urgente è quella di definire impegni precisi da parte di Stellantis per garantire la crescita dei volumi e la tenuta del sistema industriale, secondo Ferdinando Uliano, segretario di Fim Cisl.