(Money.it) Si apre un nuovo capitolo per i complicati rapporti tra Cina e Stati Uniti. Quando sembrava che Washington e Pechino si fossero lasciate alle spalle la vicenda del pallone aerostatico «spia», una nuova vicenda avrebbe condotto le due superpotenze nuovamente ai ferri corti: la Cina starebbe installando una stazione di intercettazione a Cuba.
La notizia è stata diffusa l’8 giugno dal Wall Street Journal citando funzionari americani non identificati, secondo le quali le autorità cinesi e cubane avrebbero raggiunto un accordo segreto sulla creazione di una struttura di intercettazione – ossia una base di spionaggio.
Una storia questa che riporta alla mente la crisi dei missili di Cuba del 1962 e che giunge proprio mentre la Casa Bianca stava cercando di migliorare i rapporti con il dragone orientale dopo mesi di acredine e ostilità. Stando al Wall Street Journal la Cina avrebbe accettato di pagare a Cuba diversi miliardi di dollari.
Al momento Pechino, il Pentagono e il governo cubano hanno negato la notizia, ma è certo che il governo statunitense è preoccupato per i rapporti tra Cina e Cuba. Ecco cosa sta accadendo a Cuba e quali potrebbero essere le conseguenze.
Stati Uniti e Cina ai ferri corti, ecco perché: gli accordi con Cuba e le accuse di spionaggio
Se quello che riporta il Wall Street Journal – citando funzionari statunitensi anonimi – fosse vero, la Cina avrebbe preso accordi con Cuba per installare una stazione di spionaggio sulle coste cubane a meno di 160 km dalla Florida. Una decisione che aprirebbe a una nuova crisi e a un nuovo periodo di tensione tra le due superpotenze mentre Washington e Pechino continuano a scontrarsi sulla questione Taiwan.
I rapporti sino-cubani hanno tuttavia suscitato l’indignazione dei cosiddetti “falchi cinesi” al Congresso – ossia una fazione politica contraria a restauratore i r
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