(Money.it) L’inflazione ha portato ad aumenti in tutti i settori, anche in quello turistico. Molti italiani, quindi, si trovano nella scomoda situazione di non poter far fronte all’aumento dei prezzi per potersi concedere una vacanza che gli dia, almeno, un minimo di sollievo dal caldo torrido di questa estate 2023. Ma la cosa che lascia abbastanza basiti è che è proprio il turismo in Italia ad aver subito i rincari maggiori anche se l’inflazione ha colpito, in maniera generalizzata, tutta l’Europa.
Anche se i costi maggiori per il turismo riguardano anche Francia, Spagna e Grecia, in Italia i prezzi sono aumentati molto di più. Quelli dei voli, quelli per l’alloggio e quelli per la ristorazione. E a farne le spese non sono solo i turisti stranieri che decidono di villeggiare nel nostro Paese, ma anche gli italiani che decidono di non varcare i confini nazionali per le proprie vacanze.
La stangata del settore turistico in Italia
Nel settore turistico l’inflazione dei prezzi, che supera il 3%, genera costi più alti per chi desidera trascorrere le vacanze in Italia, sia gli stessi italiani che gli stranieri. Le spese che pesano
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