Stanford: 10 cose che abbiamo imparato sull’intelligenza artificiale nel 2022

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
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(Money.it) L’intelligenza artificiale è arrivata a tutti gli effetti tra di noi e non sembra più volersene andare. Specialmente nell’ultimo anno di questo argomento si è parlato in maniera diffusa, a volte anche eccessiva, ma sicuramente ciò è avvenuto per un motivo.

Nel corso dell’ultimo anno più che mai sono nate molte nuove realtà che creano e sfruttano l’intelligenza artificiale in modo creativo, come ad esempio il rinomato chatbot di OpenAI ChatGPT. È normale quindi che se ne parli.

C’è chi però l’intelligenza artificiale la conosce meglio e ne parla da prima degli altri, e cioè l’Università di Stanford, in California. Fucina di talenti dell’informatica e dell’innovazione, da questa università sono usciti molti neolaureati che hanno proseguito con brillanti carriere in Apple, Google e presso le altre grandi del settore tecnologico.

Intelligenza artificiale: cosa abbiamo imparato nel 2022

All’inizio del 2023 l’università ha rilasciato l’Artificial Intelligence Index Report 2023, all’interno del quale sono riassunte – tra le altre cose – 10 cose che cose che il mondo ha imparato sull’intelligenza artificiale nel 2022.

Vediamo quali sono.

1- I modelli di intelligenza artificiale vengono creati nelle aziende, non più nelle università

Fino al 2014 la maggior parte dei modelli di machine learning erano prodotti dalle università, ma a partire da quel momento il trend si è invertito a favore delle aziende. Nel 2022, per esempio, i modelli di machine learning prodotti in azienda sono stati 32, mentre quelli usciti dalle università soltanto tre. Ciò avviene perché oggi per produrre modelli di intelligenza artificiale efficaci sono necessari dati, capacità computazionali e soldi, che nelle aziende abbondano, mentre nelle università e negli enti no profit scarseggiano.

2- I benchmark tradizionali non sono più sufficienti

Gli attuali benchmark disponibili per monitorare i miglioramenti dell’intelligenza artificiale non sono più adatti dato il rapido sviluppo di questa tecnologia. Ad ogni modo, nuove e più complete suite per il monitoraggio dei benchmark come Big bench e Helm sono in fase di rilascio.

3- L’intelligenza artificiale sta sia aiutando che distruggendo l’ambiente

Nuovi studi suggeriscono che la creazione di modelli di intelligenza artificiale efficaci ha un fortissimo impatto sull’ambiente. Se


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