(Money.it) L’Europa sta per essere travolta da un’ondata di svalutazioni e fallimenti immobiliari? I mercati tremano per quella che è un’ipotesi non troppo lontana dalla realtà.
Sconvolti dall’aumento dei costi di indebitamento e dal calo delle valutazioni che hanno spazzato via 148 miliardi di dollari di valore per gli azionisti, i proprietari immobiliari europei si stanno preparando a ulteriori turbolenze.
Le società immobiliari hanno circa 165 miliardi di dollari di obbligazioni in scadenza fino al 2026, mentre le banche stanno riducendo la loro esposizione al settore e i costi del credito sono ai massimi dalla crisi finanziaria. Ciò ha lasciato alcune delle aziende a rischio vicine al declassamento del debito a spazzatura (junk), rendendo ancora più costoso il prestito.
Per questo, si valuta che un nuovo tsunami è pronto a spazzare via il valore di mercato immobiliare in Europa: quanto è grave la crisi e cosa può succedere.
Crisi immobiliare senza fine in Europa: mercati in massima allerta
I venti contrari al settore immobiliare soffiano forte in Europa. I campanelli di allarme includono un crollo dei valori degli uffici dalla City di Londra a Berlino, lasciando che la proprietà sia l’industria meno popolare tra i gestori di fondi per il terzo mese consecutivo, secondo un sondaggio della Bank of America Corp.
Gonfi di debiti, molti proprietari di immobili e terreni dovranno ricorrere a vendite di asset, tagli ai dividendi nel tentativo di ridimensionare le aziende in vista di un futuro più turbolento.
“Il muro delle scadenze potrebbe essere un catalizzatore per le transazioni perché se i mutuatari non sono in grado di ri
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