Square Enix prevede un utilizzo “aggressivo” dell’intelligenza artificiale per creare nuove forme di contenuti

Di Valentina Ambrosetti 2 minuti di lettura
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Square Enix prevede un utilizzo “aggressivo” dell’intelligenza artificiale per creare nuove forme di contenuti

Il presidente di Square Enix, Takashi Kiryu ha affermato che prevede di “applicare in modo aggressivo” l’intelligenza artificiale e altre tecnologie all’avanguardia nel 2024 per “creare nuove forme di contenuti”.

Ecco cosa ha dichiarato

“L’intelligenza artificiale (AI) e le sue potenziali implicazioni sono state per qualche tempo ampiamente oggetto di dibattito accademico. Tuttavia, l’introduzione di ChatGPT, che consente a chiunque di produrre facilmente scritti o traduzioni o di impegnarsi in dialoghi basati su testo, ha innescato la rapida diffusione dell’intelligenza artificiale generativa. Credo che l’intelligenza artificiale generativa abbia il potenziale non solo di rimodellare ciò che creiamo, ma anche per cambiare radicalmente i processi attraverso i quali creiamo, inclusa la programmazione.”

Takashi Kiryu

L’azienda inizierà utilizzandolo per migliorare la produttività nello sviluppo e assistere nel marketing. “Nel lungo termine, speriamo di sfruttare queste tecnologie per creare nuove forme di contenuti per i consumatori, poiché crediamo che l’innovazione tecnologica rappresenti opportunità di business”, ha aggiunto Kiryu. Square Enix prevede inoltre di creare esperienze AR e VR più coinvolgenti, comprese “nuove forme di contenuti che fondono il mondo reale e i mondi virtuali”.

Kiryu ha citatoi il nome ChatGPT, nonostante il fatto che il suo creatore OpenAI sia stato recentemente citato in giudizio Il New York Times per violazione del diritto d’autore. Direttamente nel settore dei giochi, aziende incluse Valve hanno affermato che potrebbero limitare i giochi che utilizzano l’intelligenza artificiale sulle loro piattaforme per preoccupazioni simili.

Tuttavia, Square Enix non ha affermato specificamente che l’intelligenza artificiale sarebbe stata utilizzata per generare contenuti sotto forma di personaggi, voci, ambienti o qualsiasi altra cosa. Piuttosto, sembra trattarsi più di un’aspirazione ampia che di qualcosa di specifico. La società ha fatto proclami simili in passato su blockchain, NFT e Web 3.0, ma nella lettera di quest’anno ne ha fatto solo scarsa menzione.

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