Anche i costi sostenuti per prendersi cura della salute degli animali sono deducibili.
Chi ha diritto al beneficio fiscale?
La normativa vigente specifica che la persona che “ha legalmente” l’animale a fini professionali o sportivi può detrarre i costi (circolare n. 55 del 14/06/2001, risposta 1.4.1). Questo requisito può essere certificato presentando entrambi i documenti rilasciati dall’ASL o dal veterinario al momento della registrazione dell’animale nel registro corrispondente e il cosiddetto passaporto europeo per animali da compagnia. Inoltre, è bene notare che il beneficio è riservato a coloro che hanno sostenuto delle spese, pertanto l’onere pagato da un membro della famiglia finanziariamente dipendente non può essere dedotto.
Tra le altre cose, il dichiarante deve prestare attenzione agli animali che ha: non tutti sono considerati “animali domestici”. Più in particolare, come specificato nel Decreto Ministeriale n. 289 del 2001, non sarà possibile detrarre le spese veterinarie sostenute per la cura degli animali:
- destinato all’allevamento, alla riproduzione o al consumo di alimenti;
- allevati o mantenuti nell’esercizio di attività commerciali o agricole;
- utilizzato per attività illegali.
Non tutte le spese sostenute a favore dell’animale possono essere incluse nella dichiarazione:
- servizi professionali forniti dal veterinario;
- acquisto di medicinali prescritti dal veterinario e definiti dall’art. 1 del decreto legislativo n. 193 del 2006;
- Analisi di laboratorio e interventi in cliniche veterinarie.
Tuttavia, i prodotti appartenenti alla zona alimentare, come gli alimenti destinati ad animali specifici, non sono inclusi, anche se sono stati prescritti dal veterinario.
L’importo massimo che il contribuente può indicare nella dichiarazione, se sono soddisfatte tutte le condizioni di cui sopra, è pari a € 387,34 con una franchigia di € 129,11. Pertanto, se si incorre in costi fino a € 129,11, non si ha diritto a alcuna detrazione. Al di sopra di questa soglia, al netto della sola franchigia e fino al 19%. Il limite è unico per tutte le spese veterinarie sostenute, indipendentemente dal numero di animali che possiedi.
A partire dall’anno fiscale 2020, il limite sale a € 500,00, il che consente al contribuente di ottenere, dal modello 730/2021 o Reddito PF 2021, un credito fino a € 70,46 contro € 49,02 attualmente. Tuttavia, questo credito scadrà se e solo se queste spese sono state pagate o saranno pagate con mezzi tracciabili.