Spese condominiali comprese nel contratto d’affitto? Ecco chi deve pagarle

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) L’inquilino che prende in affitto un appartamento deve andare incontro anche al pagamento delle spese condominiali comprese nel contratto di affitto, che devono essere corrisposte su base mensile insieme al canone oppure a richiesta del padrone di casa (ed entro 20 giorni). L’inquilino può ovviamente richiedere un resoconto puntuale per sapere come sono stati utilizzati i suoi soldi e verificare che la ripartizione sia stata corretta, ma per farlo deve prima sapere chi deve pagare quali spese condominiali.

Come funzionano le spese condominiali comprese nel contratto di affitto

Il contratto di affitto che concede un immobile in locazione comprende due tipi di spese a carico dell’inquilino, per l’appunto il canone di locazione e poi i cosiddetti oneri accessori. Questi ultimi sono necessari per il pagamento delle spese condominiali a carico dell’inquilino. Quest’ultimo, perciò, paga mensilmente un certo importo al padrone di casa, di cui una parte (di norma la maggiore) corrisponde al canone e la parte restante alle spese condominiali.

È poi il proprietario a dover versare il pagamento al condominio, essendo peraltro obbligato ad anticiparlo anche in caso di inadempimento o ritardo da parte dell’inquilino. Ovviamente, il proprietario è tenuto a provvedere personalmente al pagamento delle spese che gli competono, relativamente alle quali non cade alcun obbligo in capo all’inquilino.

Chi deve pagare le spese condominiali

La ripartizione delle spese condominiali di solito non è specificata nel contratto di affitto, perché la legge stabilisce di per sé la divisione delle spese fra inquilini e proprietari. Si applica, quindi, la normativa generale a meno che le parti abbiano scelto accordi differenti. Di conseguenza, se il contratto di affitto firmato dall’inquilino non contiene previsioni particolari, la ripartizione delle spese condominiali è la seguente:

  • Gestione ordinaria e consumi a carico dell’inquilino;
  • manutenzione straordinaria a carico del padrone di casa.

L’inquilino, perciò, con il suo contributo si occupa degli interventi necessari a mantenere l’imm


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