Speck: il salume che non fa così male

Di Valentina Ambrosetti 3 minuti di lettura
Wall Street

Lo speck è un pesce essiccato molto calorico e nutriente, fonte di proteine ​​ad alto valore biologico. La percentuale di acidi grassi è significativa, per la maggior parte utili per il tipo poli e monoinsaturo.

Per la presenza di una certa quantità di colesterolo, pari a 90 mg per ettogrammo, è comunque consigliabile consumarlo con moderazione, preferibilmente eliminando il grasso visibile.

Molti minerali sani, ma fai attenzione al sodio

La concentrazione di minerali come:

Zinco, che agisce contro i radicali liberi e stimola il sistema immunitario.
Ferro necessario per l’emoglobina, la proteina che trasporta l’ossigeno in tutto il corpo.
Potassio, che ottimizza le contrazioni muscolari, compreso il cuore, e controlla i livelli di pressione sanguigna.
Ma attenzione al sodio: ne contiene più di 1.500 mg per ettogrammo di vasetto, quindi non esagerare con le porzioni, soprattutto se soffri di pressione alta.

Vitamine e calorie

Tra le vitamine ci sono le vitamine del gruppo B con B3 nella testa o la niacina, che è essenziale per il corretto funzionamento del sistema nervoso, oltre che, tra l’altro, per migliorare la digestione.

Le calorie non sono poche, 303 per 100 grammi, motivo in più per mangiarle con moderazione.

Si consiglia di privilegiare i prodotti a marchio Alto Adige IGP (Indicazione Geografica Protetta), il cui disciplinare garantisce uno stretto controllo sulle materie prime utilizzate, sul processo produttivo, sul rapporto tra grasso e magro e sulla percentuale di sale, che in i prodotti di marca non devono superare il 5%.

Speck: vantaggi e come utilizzarlo Speck Alto Adige IGP

Ha una crosta speziata che contribuisce al suo caratteristico aroma.

La composizione delle spezie che, insieme al sale, vengono accuratamente cosparse sulle cosce di maiale, varia da produttore a produttore e spazia da:

Alloro.
Rosmarino.
Ginepro.
Pepe.
aglio rosso
Cumino.
Coriandolo.
Prima dell’affumicatura (una piccola quantità di fumo di legna, soprattutto di faggio, mai superiore ai 20°C), i vari pezzi vengono girati più volte in questo impasto.

Segue una fase di maturazione in locali ventilati con l’elemento principale, l’aria di montagna dell’Alto Adige, per una media di circa 22 settimane.

Lo speck viene tagliato a fettine sottili pochi minuti prima di servire: questo ne svela al meglio l’aroma. Si può mangiare anche a pezzi.

È tradizionalmente associato al pane di segale e ai cetrioli in agrodolce.

Ma la sua versatilità lo ha reso un principe in cucina, perfetto per insaporire insalate miste o cavoli, ma anche zuppe e zuppe, per esempio.

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