Durante la Settimana europea contro il cancro abbiamo pensato di proporvi una mini guida alla prevenzione di un tumore molto diffuso, quello al seno. Piccoli consigli per preservare la vostra salute e delle persone che amate.
La Settimana europea contro il seno è una campagna annuale che si svolge dal 25 al 31 maggio sotto l’egida dell’Associazione delle leghe europee contro il cancro. Tale iniziativa mira a sensibilizzare in merito alla prevenzione del cancro, all’accesso alle cure e al sostegno per le persone che sono sopravvissute al cancro.
Parliamo oggi di tumore al seno e si ciò che possiamo fare per una diagnosi tempestiva
Il tumore al seno ha un’altissima incidenza ed è la più frequente neoplasia che colpisce le donne in Italia. Sono infatti circa 43.000 i nuovi casi che vengono diagnosticati ogni anno. È causato dalla moltiplicazione incontrollata di alcune cellule della ghiandola mammaria. La prevenzione, che inizia con l’autopalpazione e continua con l’ecografia mammaria (consigliata alle giovani donne) e la mammografia, oggi ci consente di giungere ad una diagnosi precoce per cui le donne possono guarire completamente grazie alle nuove terapie chirurgiche, mediche e radioterapiche.
L’autopalpazione è un esame che ogni donna deve imparare a fare da sola! Andrebbe praticata a partire dai venti anni, in un ambiente caldo (ad es. durante una doccia calda) e in modo regolare
(una volta al mese alla fine del ciclo mestruale). L’autopalpazione vi permette di rilevare con anticipo ogni possibile variazione del seno. Se si palpa un nodulo non bisogna spaventarsi, ma consultare il medico di famiglia che, dopo avervi visitato, vi invierà presso un’Unità di Senologia dove sarete assistite da personale specializzato che si interessa di patologia mammaria.
Vi sono alcuni campanelli d’allarme che la donna non deve sottovalutare:
• Presenza di noduli o ispessimenti in alcune parti del seno.
• Modificazioni della pelle come ad esempio arrossamenti o pelle a buccia d’arancia sul seno.
• Apparizione di rash cutaneo nell’area circostante il capezzolo.
• Infossamento o retrazione del capezzolo con cambiamento di forma.
• Secrezione dal capezzolo: sangue, sierosa (giallina), acqua di roccia (trasparente).
• Presenza di un nodulo duro nel seno o nell’ascella
APPROCCI TERAPEUTICI
Il primo approccio per il tumore al seno è l’intervento chirurgico.
• Se il nodulo è piccolo si opta per la chirurgia conservativa: asportazione della parte in cui si trova la lesione, senza eliminare completamente il seno. Si può procedere con: quadrantectomia o resezione mammaria con biopsia del linfonodo sentinella, seguita sempre da radioterapia.
• Forme più avanzate di cancro vengono trattate con l’asportazione dell’intero seno, secondo una tecnica chiamata mastectomia (asportazione della ghiandola), che può essere semplice o radicale.
Oggi è possibile conservare il complesso areola e capezzolo mediante nuove tecniche chirurgiche da noi praticate.
In taluni casi si pratica biopsia incisionale seguita da polichemioterapia che serve a ridurre il diametro del nodulo, per procedere poi ad intervento chirurgico conservativo.
La ricostruzione del seno può essere effettuata: in un sol tempo (inserendo la protesi) o in due tempi (inserendo prima l’espansore e successivamente la protesi).