SpaceX e T-Mobile inviano i primi messaggi di testo dai satelliti Starlink in orbita

Di Valentina Ambrosetti 3 minuti di lettura
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SpaceX e T-Mobile inviano i primi messaggi di testo dai satelliti Starlink in orbita

SpaceX ha inviato e ricevuto i suoi primi messaggi di testo inviati tramite T-Mobile utilizzando i suoi satelliti Starlink D2D (direct-to-device) lanciati poco più di una settimana fa, la società annunciato. Rivelato per la prima volta in Agosto 2022, il progetto mira a fornire connettività Internet via satellite ai normali telefoni cellulari in modo che i clienti T-Mobile possano rimanere online anche quando si trovano in una zona morta terrestre.

T-Mobile ha affermato che mira a lanciare pubblicamente servizi di testo con T-Mobile nel 2024, con piani voce, dati e IoT (Internet delle cose) in arrivo nel 2025. A livello globale, SpaceX ha collaborato con Rogers in Canada, Optus in Australia, KDDI in Giappone e altri.

Lo schema richiede versioni speciali e più grandi dei satelliti Starlink con capacità D2D. SpaceX ne ha lanciati i primi sei il 2 gennaio, completando i primi test senza problemi. “Lunedì 8 gennaio, meno di 6 giorni dopo il lancio, abbiamo inviato e ricevuto i nostri primi messaggi di testo da e verso telefoni cellulari non modificati a terra ai nostri nuovi satelliti nello spazio utilizzando lo spettro della rete TMobile… [indicating that] il sistema funziona”, ha scritto SpaceX in un post sul blog.

SpaceX

Quando il piano è stato annunciato, il CEO di T-Mobile Mike Sievert ha affermato che la tecnologia è come mettere una torre cellulare nel cielo. Ha aggiunto che un giorno potrebbe eliminare le zone morte, consentendo alle persone di entrare facilmente in contatto con i propri cari anche se si trovano in mezzo all’oceano.

SpaceX ha affermato che il sistema, che utilizza i protocolli LTE/4G (non 5G), è un po’ più complicato delle torri cellulari nel cielo. Dato che i satelliti si muovono a decine di migliaia di chilometri all’ora rispetto alla Terra, i dati devono essere trasmessi senza problemi tra di loro. Bisogna tenere conto anche dello spostamento Doppler, dei ritardi temporali e della potenza di trasmissione relativamente bassa degli smartphone.

Le due società non sono le prime a testare un sistema del genere. Collaborazione con lo specialista delle comunicazioni AST SpaceMobile, AT&T con successo condotto la prima chiamata audio satellitare bidirezionale sulla sua rete in aprile, chiamando un numero in Giappone con uno smartphone Samsung Galaxy S22 di serie. Anche AT&T lamentato alla FCC che il piano di SpaceX e T-Mobile era “tristemente insufficiente” per quanto riguarda il rischio di interferenze dannose alle reti terrestri.

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