L’Unione Europea ha deciso di adottare gli Standard Europei sul Rapporto di Sostenibilità (ESRS) per promuovere la trasparenza e la responsabilità aziendale in Europa. Questa decisione si riflette nella direttiva n. 2013/34/EU, che prevede l’adozione entro il 30 giugno 2023 dei principi di rendicontazione di sostenibilità.
Inoltre, l’ente EFRAG ha recentemente approvato le prime bozze di Voluntary standards for non listed (VSME), rivolte alle PMI non quotate. Questi standard volontari mirano a fornire alle piccole e medie imprese un metodo di valutazione ESG da condividere con banche, finanziatori e partner.
Calendario di adozione e impatto
L’implementazione degli ESRS avverrà gradualmente su base volontaria per le PMI non quotate, consentendo loro di pianificare la propria conformità. Il calendario prevede che le società quotate e le grandi imprese dovranno adottare gli standard per l’anno finanziario 2024, mentre le PMI quotate dovranno farlo per il 2026.
Questo nuovo obbligo di rendicontazione comporta un cambiamento significativo per le imprese, che dovranno rispettare i nuovi principi di rendicontazione di sostenibilità per assicurare la qualità delle informazioni comunicate. Gli ESRS sono progettati per essere comprensibili, pertinenti, verificabili, comparabili e fedelmente rappresentati, offrendo alle imprese un quadro chiaro di ciò che devono comunicare.
Categorie degli Standard ESRS
Gli ESRS sono suddivisi in dodici standard, che coprono aspetti comuni e trasversali come l’ambiente, la dimensione sociale e la governance. Tra gli standard ci sono quelli che trattano informazioni ambientali, sociali e di governance, nonché informazioni specifiche per settori particolari (ancora da pubblicare).
Inoltre, l’EFRAG collabora con l’ISSB per garantire l’interoperabilità degli standard ESRS e ISSB, al fine di evitare doppie segnalazioni da parte delle imprese.
Prospettive future
L’EFRAG fornirà regolarmente orientamenti tecnici non vincolanti sull’applicazione degli ESRS, oltre a sviluppare un portale per domande tecniche delle aziende e delle parti interessate. La collaborazione con l’ISSB sarà fondamentale per assicurare che le imprese possano conformarsi a entrambi gli standard in modo efficace.
In conclusione, l’adozione degli Standard Europei sul Rapporto di Sostenibilità e dei Voluntary standards for non listed rappresenta un passo significativo verso la promozione della sostenibilità aziendale in Europa, offrendo alle imprese un quadro chiaro e uniforme per la rendicontazione ESG