Sospensione e moratoria del mutuo: proroga approvata dall’ABI

Di Barbara Molisano 3 minuti di lettura
Mutuo

L’Assoiazione Bancaria Italiana ha deciso di prorogare la misura molto apprezzata sul pagamento dei mutui a causa del Coronavirus.

La sospensione e la moratoria sui mutui delle prime e seconde case è stata una delle azioni più popolari ed apprezzate negli ultimi tempi.

Misure che hanno permesso a molte famiglie di prendere una boccata d’ossigeno in una situazione economica e finanziaria assolutamente distruttiva. A conferma dell’apprezzamento da parte dei cittadini, la circolare pubblicata dall’ABI (Associazione Bancaria Italiana) sul suo sito Web, che espande la possibilità di richiedere ulteriori 3 mesi. L’estensione arriva pochi giorni dopo la scadenza inizialmente prevista per il 30 giugno. Ora, tuttavia, sarà possibile far domanda fino al 30 settembre 2020.

Estensione della sospensione del mutuo

Rispetto allo standard approvato dal governo, ovviamente in consultazione con le banche, l’estensione non aggiunge molto altro. Le tranche interessate dalla misura e i parametri da rispettare per accedere alla sospensione del mutuo rimangono gli stessi.

La sospensione del primo mutuo è indirizzata a dipendenti e professionisti che a causa del Coronavirus, hanno subito una drastico calo a livello lavorativo. Il primo deve avere avuto una riduzione di almeno 30 giorni; Tuttavia, deve dimostrare un calo della fatturazione di almeno il 33% nel primo trimestre 2020 rispetto a quello registrato nel primo trimestre del 2019.

Oltre alle due condizioni sopra menzionate, i titolari di mutui di residenza secondaria, per mutui di ristrutturazione o di liquidità, possono ottenere la sospensione del mutuo anche in caso di decesso o senzatetto e risoluzione del mutuo. rapporto di lavoro subordinato.

La decisione dell’ABI

Poiché le condizioni della domanda non sono cambiate, l’estensione non consente di ampliare il pubblico di possibili candidati. L’obiettivo dell’ABI, infatti, è quello di “correre in soccorso” delle istituzioni bancarie che, a causa dell’elevato numero di domande, hanno avuto difficoltà a rispettare tutte le pratiche. Pertanto, i 90 giorni aggiuntivi del periodo di domanda consentiranno ai contabili di elaborare tutte le domande e impedire a determinati debitori di essere costretti a riprendere i pagamenti nonostante lo stato di difficoltà finanziarie.

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