(BorsaeFinanza.it) L’Unione Europea ha emanato nel 2008 una Direttiva comunitaria conosciuta come Solvency II per disciplinare il settore assicurativo. Prima di parlare dell’impianto normativo, è necessario definire cosa sia un contratto di assicurazione e qual è il modus operandi di una compagnia di assicurazione. Una polizza di assicurazione si basa sulla promessa da parte dell’assicuratore di restituire il denaro ricevuto dall’assicurato sotto forma di premio al momento della sottoscrizione, una volta che si verifica un determinato evento che può essere un danno subito o provocato, una malattia o la fine della vita di una persona. Nell’attesa di sborsare la somma promessa, la compagnia di assicurazione investe il denaro ricevuto con lo scopo di farlo fruttare e di mantenere una stabilità di capitale. Ciò però comporta un rischio ed è per questo che l’UE ha stabilito alcune regole comprese nel Solvency II a cui le società assicurative devono attenersi.
Solvency II: definizione e caratteristiche
Solvency II è quindi un impianto normativo europeo che regolamenta le imprese di assicurazioni che operano all’interno dell’Unione Europea sotto il profilo della solvibilità. In sostanza, la normativa stabilisce una serie di regole attinenti ai requisiti di capitale e di gestione del rischio, prescrivendo che le compagnie assicurative pubblichino una relazione annuale sulla loro solvibilità e condizione finanziaria. In tale contesto, Solvency II ha introdotto il Requisito Patrimoniale di Solvibilità, come cuscinetto per la copertura dei rischi dettati dalle obbligazioni future di un’impresa di assicurazione e anche come disponibilità ulteriori di fondi non destinati alla copertura di imp
© Borsa e Finanza