Da settembre parte l’edizione 2024 della social card “Dedicata a te”, destinata alle famiglie con figli e un ISEE fino a 15.000 euro. La carta prepagata, con un valore di circa 500 euro, permetterà di coprire spese alimentari, carburante e biglietti dei mezzi pubblici. Il decreto attuativo, presentato il 6 giugno, prevede la selezione dei beneficiari entro l’estate, con l’attivazione delle ricariche entro il 16 dicembre 2024.
Come funziona la Social Card?
Per quest’anno sono stati stanziati 600 milioni di euro, a cui si aggiungono 50 milioni non utilizzati nel 2023. Circa 1,3 milioni di destinatari riceveranno una ricarica unica di quasi 500 euro sulla social card, da utilizzare per 23 categorie di generi alimentari, carburante e trasporto pubblico locale. È previsto uno sconto del 15% presso la grande distribuzione organizzata e negozi convenzionati.
La social card è riservata a famiglie con almeno due genitori e un figlio, iscritte all’anagrafe comunale, con priorità a nuclei con minori. Sono esclusi i beneficiari di altri sussidi pubblici come NASpI, DisColl, mobilità, cassa integrazione e Assegno di Inclusione. Non è necessario presentare domanda: l’INPS stila le liste dei beneficiari che i Comuni confermano e notificano per il ritiro e l’attivazione della card presso gli uffici postali.
Come utilizzarla?
La social card “Dedicata a te” permette di acquistare beni alimentari di prima necessità, tra cui carni, pesce, latte e derivati, uova, oli, prodotti da forno, pasta, riso, ortaggi, legumi, frutta, alimenti per l’infanzia, miele, zuccheri, cacao, cioccolato, acque minerali, aceto, caffè e tè. La carta può essere utilizzata anche per acquistare carburanti e abbonamenti ai mezzi pubblici. Inoltre, è possibile usufruire di sconti del 15% presso esercizi commerciali aderenti.
Chi riceverà la social card?
Le famiglie beneficiarie devono avere un ISEE fino a 15.000 euro e tutti i membri iscritti all’anagrafe ANPR. La priorità viene data a nuclei familiari con almeno tre persone, di cui un minore, con criteri basati sull’ISEE, la data di nascita dei componenti più giovani e il numero totale dei membri del nucleo. La distribuzione delle carte varia nei Comuni, con il 50% delle carte assegnate in base alla popolazione residente e l’altra metà considerando la differenza tra reddito medio comunale e nazionale.