Smart Contract: cosa sono, come funzionano, opportunità

Di Redazione FinanzaNews24 6 minuti di lettura
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(Money.it) Gli Smart Contract rappresentano uno strumento innovativo, basato su codici informatici e la tecnologia blockchain, che permette l’esecuzione automatica di accordi in diversi settori. Sfruttando la potenza Ethereum, questi contratti digitali offrono un’ampia gamma di opportunità e applicazioni, dai servizi finanziari come assicurazioni, mutui e prestiti, alla tracciabilità delle merci. Tuttavia, è importante sottolineare che gli smart contract non sostituiscono completamente i contratti tradizionali, ma offrono funzioni «if/then» («se-allora») integrate nel software o nei protocolli informatici.

Questa guida completa spiega in dettaglio il concetto di Smart Contract, il loro funzionamento e le opportunità che offrono nei diversi settori.

Cosa sono gli Smart contract?

Il significato letterale di Smart Contract è “contratti intelligenti”. In concreto, sono software basati sulla tecnologia blockchain.

I contratti intelligenti, o Smart Contract, sono programmi memorizzati su blockchain che si attivano quando specifiche condizioni vengono soddisfatte. Questi strumenti sono ampiamente utilizzati per automatizzare l’esecuzione di accordi, consentendo ai partecipanti di ottenere risultati certi in modo immediato, senza bisogno di intermediari o ritardi.

In pratica, se una delle parti coinvolte viola le condizioni stabilite nell’accordo, gli Smart Contract si attivano immediatamente, applicando le conseguenze prestabilite in modo automatico e trasparente. Questa caratteristica elimina la dipendenza da interventi umani e riduce il rischio di frodi o interpretazioni errate.

Gli Smart Contract rappresentano quindi una soluzione innovativa che rafforza gli accordi, assicurando l’applicazione diretta delle regole senza necessità di procedure legali lunghe e costose. La loro implementazione promuove la fiducia e l’efficienza nelle transazioni, semplificando e accelerando il processo decisionale.

Origine degli Smart Contract Il concetto di Smart Contract è stato teorizzato nel 1994 da Nick Szabo, un crittografo e scienziato informatico. Szabo li definì come «protocolli di transazione computerizzati che eseguono i termini di un contratto» e li paragonò a distributori automatici, consentendo transazioni senza bisogno di un intermediario per accettare il pagamento. Tuttavia, è stato solo con il lancio di Ethereum nel 2015 che i contratti intelligenti hanno guadagnato popolarità come elemento chiave della tecnologia blockchain. Negli anni successivi, sono state sviluppate e rilasciate altre blockchain con funzionalità di contratti intelligenti.

Alcuni governi globali hanno iniziato a regolamentare gli Smart Contract. Negli Stati Uniti, alcuni Stati hanno emanato leggi o proposte di legge che riconoscono il valore dei contratti intelligenti. Anche nel Regno Unito, c’è una reazione positiva all’uso di queste tecnologie, con la Law Commission che ha sottolineato il supporto legale per i contratti intelligenti. In Italia, è stata introdotta una disciplina specifica attraverso l’art. 8 ter del Dl 135/2018.

A livello europeo, il Parlamento Europeo ha approvato risoluzioni sulla tecnologia blockchain, inclusi gli Smart Contract, e ha pubblicato raccomandazioni per adattare le norme di diritto commerciale online. Ciò evidenzia il riconoscimento della necessità di definire la validità degli Smart Contract e delle blockchain nell’ambito giuridico.

Smart Contract e Ethereum Ethereum è la blockchain di riferimento per la creazione di Smart Contract, per questo motivo troviamo i due termini associati spesso insieme.

Vitalik Buterin, il creatore di Ethereum, ha rivoluzionato il concetto di criptovaluta con la sua piattaforma. All’interno di questa innovativa rete, i «contratti intelligenti» giocano un ruolo essenziale.

Ethereum ha un obiettivo primario: permettere ai partecipanti di creare e pubblicare contratti intelligenti basati sulla blockchain. È importante sottolineare che gli Smart Contract vengono eseguiti utilizzando Ether, la criptovaluta di Ethereum.

A differenza di Bitcoin, che è stato concepito come una forma alternativa di denaro e oggi è considerato un’importante riserva di valore digitale (come l’oro), Ethereum si concentra su un ambito molto diverso.

Smart Contract e notai Gli Smart Contract permettono dunque l’esecuzione di transazioni credibili senza la presenza di notai o avvocati. La loro figura non sembra però essere a rischio, nonostante l’introduzione dei contratti creati e scritti sulla blockchain.

Dal punto di vista giuridico lo smart contract non sarebbe idoneo a documentare la causa del contratto.

Altri due elementi controversi sarebbero l’applicazione delle norme sull’interpretazione del contratto e sulla risoluzione legale.

Per una convivenza pacifica, si suggerisce l’adozione dei cosiddetti contratti intelligenti soltanto per alcune parti esecutive, lasciando la definizione generale al contratto scritto in linguaggio naturale.

Come funzionano gli Smart Contract

Gli Smart Contract funzionano eseguendo un codice informatico scritto con semplici istruzioni «if/when…then…» che vengono registrate una blockchain.

Vediamo meglio come funzionano i contratti intelligenti analizzando i passaggi necessari per crearne uno:

  • stipula di un contratto intelligente e accordo sulle clausole da inserire;
  • registrazione dello Smart Contract nel registro di una blockchain;
  • i validatori della blockchain (i nodi della catena di blocchi) verificano l’esattezza delle informazio

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