SIMEST: i finanziamenti per le imprese “made in Italy” che vogliono guardare oltre

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
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SIMEST affianca le imprese italiane durante tutto il ciclo di espansione all’estero:

– sostenere il loro ingresso in nuovi mercati con prestiti agevolati,
– supportarli come partner nell’acquisizione di quote di capitale di investimento estero,
– sostenere la competitività delle esportazioni di beni strumentali attraverso sovvenzioni all’esportazione.

SIMEST è una società per azioni, controllata al 76% dal Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, con una partecipazione di minoranza privata costituita dalle principali banche italiane (tra cui Unicredit e Intesa) e da un folto gruppo di associazioni imprenditoriali.

I finanziamenti agevolati e gli strumenti di agevolazione all’export dipendono interamente da fondi pubblici gestiti da SIMEST d’intesa con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. SIMEST gestisce il fondo 394, attraverso il quale eroga i “prestiti agevolati” per l’internazionalizzazione, strumenti a tassi agevolati a cui le imprese italiane possono accedere per coprire tutti i costi importanti sostenuti nel processo di internazionalizzazione.

In questi anni difficili, il governo ha individuato nel fondo 394 uno strumento specifico per aiutare le imprese italiane, fornendo prima un sostegno finanziario alle imprese colpite dalla pandemia e poi aiutandole a investire nell’innovazione digitale e nei trend di sostenibilità. che si sviluppano rapidamente. e più recentemente per aiutare gli esportatori, che hanno risentito sia delle esportazioni che delle forniture a causa del conflitto russo-ucraino.

Dal 2020, 16.000 aziende hanno ricevuto sostegno da oltre 25.000 progetti per un valore superiore a 6 miliardi di euro.

Contributi all’esportazione

SIMEST gestisce anche il Fondo 295, attraverso il quale distribuisce “provvigioni export” che le consentono di offrire beni di investimento ad acquirenti stranieri a condizioni vantaggiose, mantenendoli competitivi rispetto ai concorrenti internazionali. Lo strumento è destinato alle aziende che esportano beni strumentali e servizi e può essere ottenuto tramite credito fornitore, credito acquirente, conferme di lettera di credito per l’esportazione e transazioni di leasing per l’esportazione. Su questo fronte, il portafoglio operazioni di SIMEST ha superato a fine 2021 i 40 miliardi di euro di asset sottostanti.

Attività svolte con mezzi propri

Con mezzi propri, in combinazione con fondi pubblici di venture capital, SIMEST acquisisce quote di minoranza nel capitale sociale di controllate estere di soci italiani. Attraverso l’Equity Loan, SIMEST supporta le imprese italiane negli investimenti diretti esteri, consentendo loro di “aggirare” le crescenti barriere al commercio internazionale che incidono sulle esportazioni, nonché di mantenere e rafforzare quote di mercato a livello internazionale, anche attraverso i DOE. Un’azione ancora più conveniente, data la possibilità di attivare, unitamente alla partecipazione diretta di SIMEST, un Fondo pubblico di Venture Capital, il cui apporto avviene a condizioni particolarmente vantaggiose.

Attualmente il portafoglio di SIMEST comprende più di 220 progetti in tutto il mondo per un valore approssimativo di 720 milioni di euro.

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