Siccità: 5 le Regioni che lo hanno richiesto. Alle 18.00 Cdm per stato emergenza

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura

Il Consiglio dei ministri si riunirà in serata a Palazzo Chigi, per deliberare lo stato d’emergenza per la siccità nelle aree maggiormente colpite. L’Italia è il Paese dalle grandi risorse idriche ma anche tra i primi al mondo per spreco di acqua: il consumo pro capite quotidiano è di circa 245 litri

Il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, a proposito del decreto che oggi il Cdm dovrebbe varare pet l’emergenza siccità afferma: “Sarà il giorno del decreto di emergenza, abbiamo lavorato sabato e domenica per affinare il dossier perché era necessario introdurre tutti gli elementi e gli interventi che noi riteniamo necessari oggi per garantire l’approvvigionamento idrico. Da una parte con stato emergenza riceviamo risorse per coprire danni che oggi sono oltre 1 miliardo, ma abbiamo anche il dovere di impedire che i danni siano ancora maggiori e quindi tutte le azioni che si possono fare nell’immediatezza con le risorse o gli sgravi della burocrazia vanno fatte e realizzate”.

Il CDM è necessario sebbene siano solo 5 le Regioni in stato d’emergenza: secondo l’ultima rilevazione fatta dalle Autorità  e da una mappatura precisa emerge che sono più di 250 gli interventi necessari per la rete idropotabile per fronteggiare la siccità registrata.

Una siccità che sta già costando al Belpaese molto:800mila euro per i costi, già sostenuti, per le autobotti, circa 8 milioni di euro per interventi di somma urgenza realizzabili nel breve periodo e 112 milioni per opere strutturali urgenti da realizzare nel medio periodo, che rientreranno in un secondo intervento del Governo.

Per comprendere quanto la siccità sia un problema enorme basti pensare che: ogni italiano consuma, secondo Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), 245 litri d’acqua al giorno: 30 litri per lavarsi i denti, 50 per una doccia in un momento in cui l’emergenza siccità in Italia e la crisi delle risorse idriche del nostro paese evidenziano la necessità di interventi che permettano una gestione più efficiente dell’acqua.

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