Si può obbligare una persona a curarsi?

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) Non sempre chi è malato acconsente a ricevere le cure che gli vengono proposte dai medici. La paura delle controindicazioni o degli effetti e il desiderio di ribadire la propria autonomia sono solo alcune delle motivazioni che possono portare a rifiutare i trattamenti medici, che senza il consenso del paziente non possono essere eseguiti. Lo sa bene chi ha un genitore anziano con patologie, che non vuole accettare le cure e si rifiuta di prendere le medicine. Non che lo stesso non succeda anche fra persone più giovani, sempre per le ragioni più svariate. Chi è vicino a queste persone, comprensibilmente, vorrebbe il contrario, che si facesse tutto il possibile per farle star meglio. Così ci si chiede se sia possibile obbligare qualcuno a curarsi, magari proprio in virtù dell’opinione medica sulla necessità di ricevere le cure.

Si può obbligare una persona a curarsi?

Con sommo dispiacere di chi vorrebbe aiutare un proprio caro, non è possibile obbligare una persona a curarsi. A prescindere dalle ottime ragioni e dalle motivazioni, anzi, utilizzare metodi coercitivi rappresenta un vero e proprio reato. Questo perché la nostra Costituzione tutela sì il diritto alla vita, ma anche quello all’autodeterminazione.

Il principio generale, che ammette poche deroghe, è quindi quello dell’incoercibilità dei trattamenti sanitari di qualsiasi genere, con eccezione dei casi previsti dalla legge. Quest’ultima, nel pieno rispetto degli interessi tutelati costituzionalmente, ammette poche deroghe a questo principio, tutte riconducibili a un interesse considerato preminente rispetto all’autodeterminazione: quello della coll


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