(Money.it) Quasi per definizione, quando una coppia inizia a considerare l’idea del divorzio c’è un profondo disaccordo. È vero che esistono le eccezioni, così come le separazioni e i divorzi pacifici e moderati. Ciò, purtroppo, non vale nella maggior parte dei casi. Fra le varie questioni su cui i coniugi possono divergere, c’è anche il divorzio stesso. Molto spesso, infatti, è solo uno dei coniugi a voler divorziare, mentre l’altro si oppone. Ma si può divorziare senza il consenso dell’altro coniuge?
Prima di approfondire la tematica è importante ricordare che per divorziare non serve il comune accordo dei coniugi, anche perché questo requisito minerebbe la funzionalità stessa del divorzio e apparirebbe decisamente illogico. È vero che i coniugi possono scegliere di comune accordo divorziare, ma si tratta soltanto di una possibilità e non di un’imposizione.
Di frequente, tuttavia, si sentono esperienze apparentemente contrastanti con questo principio. “Non vuole darmi il divorzio”, “non vuole firmare le carte per il divorzio”, sono fra le frasi riguardanti i divorzi conflittuali più note, anche a causa delle trasposizioni cinematografiche. In realtà, il consenso del coniuge per il divorzio non è un requisito nella maggior parte degli ordinamenti, ma molto spesso semplifica la procedura.
Divorziare senza il consenso del coniuge
Anche se la legge ammette il divorzio senza il consenso dell’altro coniuge, nella prassi questo tipo di divorzio può risultare piuttosto complesso. Uno dei motivi principali per cui diverse coppie cercano di giungere a un compromesso per divorziare in modo consensuale è il risparmio di tempo e spese legali.
Accordo che non è sempre possibile, soprattutto quando la fine del matrimonio non
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