(Money.it) Quando si pagano le tasse sulla vendita di una casa? Questa è una domanda che si pone spesso chi possiede un immobile e ha intenzione di venderlo. Va specificato che non sempre quello che si ricava dalla vendita di una casa è soggetto a tassazione visto che gli obblighi in questo caso sono regolati dal tempo trascorso dall’acquisto dello stesso, dal fatto che si tratti di prima o seconda casa o, ancora, se il possesso dell’immobile è frutto di un’eredità.
La distinzione più importante per capire quali e quante imposte bisogna versare è data dal tempo che è trascorso dall’acquisto e per la precisione se sono passati meno o più di 5 anni nel momento in cui si vende. Vediamo, quindi, quali sono le regole base per la tassazione per la vendita di una casa e cerchiamo di capire quando si deve pagare e quando, invece, si è esonerati da tale obbligo.
Che tasse si pagano sulla vendita di una casa?
Intanto partiamo con il vedere i diversi tipi di modalità di pagamento delle tasse, che come abbiamo detto variano in base al fatto che si tratti di prima o seconda casa e ad altri fattori che approfondiremo in seguito.
Le opzioni di tassazione tra cui il venditore può scegliere sono essenzialmente due, il regime ordinario e l’imposta sostitutiva.
Se si opta per il regime ordinario la plusvalenza generata dall’immobile sarà tassata in base alle normali aliquote Irpef, ovvero:
- al 23% per redditi fino a 15.000 euro;
- al 25% per redditi fino a 28.000 euro;
- al 35% per redditi fino a
© Money.it