Si spegne un grande sportivo che non ebbe mai paura di salire in sella, anche a 107 quando festeggiò il suo compleanno percorrendo 15 chilometri.
È morto Robert Marchand, il ciclista più anziano del mondo: aveva 109 anni. Lo ricordiamo per la sua lettera al Presidente francese Macron, chiedendo una revisione sulle norme covid-19 per coloro che dovevano allenarsi: “Anche per un atleta di 109 anni, te lo assicuro”, ha scritto a Macron, “un chilometro è davvero molto poco. I ciclisti hanno bisogno di più spazio”.
Un vero inno alla vita, il suo motto era “Non devi mai fermarti”. E non si è mai fermato. Robert Marchand è nato il 26 novembre, 1911 ad Amiens. Abbandonò inizialmente la carriera ciclistica professionistica all’età di 20 anni, una scelta difficile fatta su consiglio dei medici, che dubitavano delle sue qualità professionali, visto il fisico snello, la crescita di soli 1,5 metri e la fragilità dei muscoli.
Tornato in bicicletta all’età di sessant’anni, Marchand ha deciso di correggere questa scelta sbagliata e di riprendere il suo sogno dove era stato interrotto. Negli ultimi anni aveva stabilito il record dell’ora per gli over 100 e poi per gli over 105, e ha vinto il titolo di campione del mondo di ciclismo su strada per gli over 105. Il tutto sempre con la maglia gialla e viola de L’Ardéchoise, la popolare corsa locale che lo aveva adottato come mascotte.
In molte interviste Marchand ha detto che non aveva paura della morte, ma solo della paralisi e dell’incapacità di muoversi liberamente. Non aveva dubbi sul suo segreto della longevità: “sport”, “molta frutta e verdura”, “non troppo caffè”, “niente sigarette” e “pochissimo alcol”. Uno stile di vita esemplare, ma non troppo duro e sempre all’aria aperta. Nella sua giovinezza, l’uomo ha lavorato sodo: dal pompiere alla canna da zucchero, dal commerciante di vino al giardiniere. Era anche impegnato in politica con una partecipazione attiva al Partito Comunista locale.
Dopo essere sopravvissuto a due guerre mondiali, alla Guerra Fredda e ad anni di vagabondaggio in Venezuela e Canada, ha trascorso gli ultimi anni della sua vita in un modesto studio a Mitri Mori, a nord di Parigi. Il membro più famoso del club ciclistico locale, Cyclos Mitriens, si è allenato sulla sua cyclette per evitare il freddo e il traffico. In effetti, la sua perdita dell’udito ha reso pericoloso per lui correre all’aperto. Robert Marchand non esiste più, ma grazie alle sue imprese ha trasmesso la sua voglia di vivere a intere generazioni.