Boom Overture, definito il nipote del Concorde arriverà nel 2026 e volerà in supersonico.
Simile per molti versi al Concorde ma con 50 anni in più di tecnologia. Arriverà ben presto Boom Overture con materiali ultraleggeri, efficienti iper-motori, basso consumo energetico, 100% biocarburante. Ecosostenibile ed elegante: l’ha pensato così la società americana indipendente fondata dall’imprenditore Blake Scholl.
Non certo un colosso come Airbus e Boeing, ma la società fondata da Scholl è riuscita già a ricevere l’ ordine del Boom Overture dall’ United Airlines (15 pezzi +35 opzionali) , dalla Japan Airlines (20 pezzi). L’aereo, ora in fase di prototipo, attraverserà l’Atlantico in poco più di 3 ore. In sostanza possiamo andare e tornare nel pomeriggio da New York, come adesso per andare da Milano e Roma.
Tanti i punti di forza del supersonico, uno il negativo: non sarà in grado di evitare il problema del rumore acustico e questo potrebbe essere un potenziale ostacolo. Il Boom Overture ha le stesse dimensioni del Concorde e dovrebbe ospitare da 65 a 88 passeggeri, la sua velocità sarà 1,7 volte la velocità del suono invece. La somiglianza con il Concorde per la forma si deve – spiega Antonio Bordoni, professore di Air Management all’Università di Luis – al fatto che “il volo supersonico pone dei vincoli ineludibili, e indifferenti al trascorrere del tempo. Nell’aerodinamica ci sono stati cinquant’anni di innovazioni, che la Boom non affatto recepito. Addirittura, la lunghezza dei due velivoli è quasi identica, questione di pochi centimetri (62,10 metri il Concorde e 62,48 l’Overture); visto però che sul nuovo aereo i passeggeri saranno meno numerosi, sull’Overture si viaggerà più comodamente, rispetto agli spazi notoriamente angusti del predecessore; la configurazione principale prevista è “tutta Business Class”.
Il nuovo Boom non sarà per tutti, inizialmente si rivolgerà a clienti facoltosi e a uomini d’affari, politici o vip per i quali il tempo è denaro. Inoltre in modalità crociera Overture vola ad un’altezza doppia rispetto agli altri velivoli civili, cioè oltre i 17.000 metri, ciò consentirà ai passeggeri una vista sulla stratosfera: dalle finestre si potrà vedere anche in pieno giorno il cielo, che cambia dall’azzurro al nero, pieno di stelle, come se si viaggiasse in orbita la curvatura del pianeta Terra diventerà evidente.