L’e’Agenzia delle Entrate ha recentemente risposto all’interpello n. 46/2024, fornendo importanti indicazioni sul corretto trattamento dell’IVA nel trasporto di persone su acqua mediante canoa, kayak o raft per fini turistico/ricreativi.
Secondo quanto specificato dall’Agenzia delle Entrate, le prestazioni di trasporto di persone su acqua possono godere di un regime IVA agevolato (esenzione o aliquota ridotta) solamente se si tratta di servizi di trasporto di persone e non includono la fornitura di ulteriori servizi diversi da quelli accessori.
La categoria di appartenenza
Nel caso specifico analizzato, l’Agenzia ha ritenuto che le attività svolte dalla Società istante non rientrassero nella categoria di mere prestazioni di trasporto di persone, ma piuttosto fossero da considerarsi come esperienze escursionistiche e turistiche che comportano una partecipazione attiva del cliente.
Le attività descritte nel contratto includono, ad esempio, l’organizzazione di itinerari obbligati, l’uso di attrezzature specifiche, la presenza di guide specializzate e la fornitura di istruzioni e accompagnamento durante l’esperienza sulle acque.
Cattive notizie per chi opera nel settore
Tutto ciò ha portato le Entrate a escludere l’applicazione del trattamento IVA agevolato, stabilendo che le attività in questione dovessero essere sottoposte all’aliquota IVA ordinaria.
Questa decisione si basa sulla considerazione che le attività proposte dalla Società vanno oltre il semplice trasporto di persone, offrendo un’esperienza completa che include aspetti di sicurezza, istruzione e accompagnamento specifico.
In conclusione, è fondamentale che le imprese operanti nel settore del trasporto lacustre in canoa/kayak tengano presente le indicazioni fornite dalle Entrate per garantire un corretto adempimento fiscale e evitare possibili contestazioni.
Fare chiarezza sul regime IVA applicabile a tali servizi è quindi essenziale per garantire la conformità alle normative vigenti e per rispettare gli obblighi fiscali previsti dalla legge
