Una delle ultime tendenze emergenti si chiama short rent, o affitto a breve termine, che si distingue nettamente dall’affitto a lungo termine. Questa modalità di locazione coinvolge appartamenti già arredati, disponibili per periodi limitati, e si divide in due principali categorie: affitti turistici e affitti transitori.
Gli affitti turistici prevedono soggiorni di massimo 30 giorni e non necessitano della registrazione del contratto presso l’Agenzia delle Entrate, mentre gli affitti transitori, coprono periodi che vanno da 30 giorni fino a 18 mesi e richiedono la registrazione del contratto. Questo tipo di locazione offre ai proprietari una flessibilità maggiore, permettendo loro di affittare l’immobile quando non ne usufruiscono personalmente e di modulare le tariffe in base alla stagionalità per ottimizzare i profitti e durante l’alta stagione, ad esempio, possono impostare tariffe più elevate e stabilire una durata minima di affitto.
Vantaggi e svantaggi dello short rent
Uno dei principali vantaggi dello short rent è la possibilità di ottenere guadagni variabili a seconda del periodo dell’anno, ma presenta anche alcune sfide. I soggiorni di una sola giornata, sebbene possibili, non sono generalmente consigliati poiché comportano un guadagno limitato e richiedono operazioni aggiuntive come il check-in e il check-out, la pulizia dell’appartamento e altre pratiche burocratiche, tutte da completare entro 24 ore.
D’altro canto, la stagionalità può inflenzare negativamente i guadagni, soprattutto durante la bassa stagione, quando le prenotazioni sono scarse. Inoltre, gestire affitti brevi può diventare un’attività impegnativa, specialmente per chi intende dedicarsi a questa operazione come un hobby o come una seconda fonte di reddito senza troppo impegno.
Rendimenti degli appartamenti di lusso
Nel mercato immobiliare attuale, le maggiori opportunità si concentrano nel segmento del lusso, un settore ancora non completamente esplorato e con grandi potenzialità. Affittare un appartamento di lusso tramite lo short rent può garantire un rendmento lordo annuale che varia dal 5 al 7%, ma è importante considerare che, se da un lato l’affitto a breve termine può offrire rendimenti più elevati, dall’altro comporta anche costi maggiori.
