Il colosso dell’e-commerce Shein è stato ufficialmente riconosciuto come una piattaforma online di grande dimensione dalla Commissione Europea, che ha deciso di obbligarla a rispettare le norme più severe imposte dalla legislazione del Digital Services Act (DSA). Questa decisione sottolinea l’attenzione crescente dell’Unione Europea, in linea con quella degli Stati Uniti, verso il settore dell’e-commerce, considerato sempre più un argomento di sicurezza nazionale a causa dei rischi legati ai dati personali e al mercato.
Questa decisione comporta per l’azienda cinese la necessità di adottare misure specifiche per garantire una maggiore protezione degli utenti online, in particolar modo dei minori, e affrontare i potenziali rischi sistemici legati ai suoi servizi.
Una piattaforma controversa
Fondata da Chris Xu a Nanchino, Shein vanta una media di oltre 45 milioni di utenti mensili nell’Unione Europea.
Ora è la ventitreesima piattaforma a essere soggetta alle severe norme dell’UE volte a “tutelare i consumatori contro contenuti illegali”. Tra queste piattaforme si trovano nomi come X, TikTok, Google e Facebook. La Commissione Europea ha annunciato la decisione attraverso un comunicato stampa, indicando che Shein dovrà rispettare nuove regole per proteggere i consumatori dai contenuti e dai prodotti illegali.
Shein, inoltre, è stata accusata di ricorrere al lavoro forzato nella regione cinese dello Xinjiang, accuse che l’azienda nega fermamente. Inoltre, è nel mirino del legislatore francese, che sta cercando di regolamentare il settore del fast-fashion con una nuova legge ambientale.
Gli obblighi del DSA si applicheranno a Shein dalla fine di agosto. In caso di violazioni gravi o ripetute, le sanzioni possono arrivare fino al 6% del fatturato globale annuo, con il rischio di essere banditi dall’operare in Europa.