Senza prenotazione non si va in spiaggia. Guida per godersi l’estate 2021.

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura

Se nel 2020 prenotare per andare in spiaggia è diventata ben presto un’abitudine, nel 2021 si replica  ma con qualche accorgimento in più. Il cellulare non potrà essere nostro nemico per questa estate e non potrà essere abbandonato perché ci servirà per gestire prenotazioni, accessi e pagamenti. Durante questa seconda stagione balneare dell’era Covid, la tecnologia sarà una grande alleata per aiutarci a rispettare distanze e regolamenti. Spiagge e piscine se non si sono ancora attrezzate per non perdere clienti, dovranno farlo presto.

Non si potrà rinunciare a:

  • Prenotazione online semplice ed intuitivo per dare ai gestori la possibilità di tenere traccia degli utenti entrati nel loro stabilimento.
  • La lista degli utenti,  dovrà essere conservata  per 14 giorni a scopo di tracciamento.
  • Tutto attraverso QR code: Di più: prenotazioni per sedie, ombrelloni, accesso ai corsi, campi da beach volley, menù.
  • I pagamenti  attraverso mobile e con  contactless  o tramite soluzioni di e-commerce.

Dalla Liguria alla Sicilia, si prenoterà attraverso le app, si potrà utilizzare quelle dei lidi oppure  applicazioni come Riva Booking, Book Your Beach, Sunbrellaweb o  Cocobuk.

La prima conta già più di 500 stabilimenti balneari e racchiude in un’unica applicazione tutte le informazioni ed i servizi forniti dalle struttura, dalla prenotazione di lettini e tavoli del ristorante alla prenotazioni di, laddove presenti, campi sportivi, noleggio windsurf, corsi e servizi per  animali domestici e  attività per bambini.

Book Your Beach, con quota 400 spiagge, permette di pagare in anticipo senza dover rispettare gli orari di ingresso, ma riservando un posto per l’intera giornata.

Sunbrellaweb richiede i dati della carta di credito per  assicurarsi il pagamento in caso di ripensamenti dell’ultimo minuto. Cocobuk ha  introdotto un sistema di punti. C’è stato anche chi ha sperimentato con successo braccialetti o tessere per l’accesso contactless a bagni, docce e piscine, e una sorta di portafoglio elettronico dove possono addebitati i consumi.

Ancora sotto l’occhio del mirino le spiagge libere dove gestire le prenotazioni è più complicato. Esperimenti positivi ci sono stati nello scorso anno come ad esempio IoLido di Sperlonga, che ha assegnava posti fissi sulla spiaggia libera e li riassegnava  se non riceveva un check entro un certo periodo di tempo dal presunto arrivo registrato.

Il Covid-19 ha sicuramente avuto un merito, quello di educare gli italiani alla prenotazione, un’abitudine che continuerà anche a pandemia cessata.

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