Sei in pensione e vuoi lavorare? Ecco le dritte giuste

Di Valentina Ambrosetti 3 minuti di lettura
lavorare durante la pensione

Tutti i lavoratori, dopo anni di lavoro attendono la pensione per godersi il denaro messo da parte e godersi finalmente la vecchiaia.

Alcune persone, vogliono comunque continuare a lavorare anche dopo il pensionamento.

I motivi possono essere tanti: passione per il lavoro che si svolge, voler guadagnare soldi extra per arrotondare l’assegno pensionistico, o semplicemente cercare lavoro per non annoiarsi a casa.

In Italia, un dipendente che ha raggiunto l’età pensionabile (67 anni per una pensione di vecchiaia) non è obbligato ad andare in pensione e può continuare a lavorare, ma secondo alcune regole.

Ecco dei piccoli suggerimenti per chi va in pensione senza smettere di lavorare

In primo luogo, per richiedere la pensione devi prima terminare il tuo attuale rapporto di lavoro. Questa è una formalità, ma non puoi andare in pensione e continuare a lavorare allo stesso tempo. Non appena si è andati ufficialmente in pensione, il pensionato può essere reintegrato come dipendente o in mettersi in proprio.

In secondo luogo, è bene sapere è che il reddito guadagnato dal nuovo lavoro, può essere combinato con un sussidio di pensionamento.

Bisogna versare i contributi se si lavora durante la pensione?

I pensionati che continuano a lavorare dovranno continuare a versare i contributi INPS. Questo avvantaggia i pensionati, poiché i contributi versati aumentano l’importo della pensione e soprattutto dichiarano le proprie entrate e non lavorano in nero.

Pertanto, lavorare in pensione ti permette di guadagnare il doppio: uno è la nuova fonte di reddito da lavoro e l’altro è l’aumento della pensione di vecchiaia.

I tipi di contratto che possono essere idonei

Chi vuole lavorare in pensione può lavorare sia in modo autonomo che come dipendente. Per i pensionati, possono essere compatibili, i contratti speciali con dipendenti come Co.Co.Co. (collaborazione continuata e continuativa) o contratti a chiamata, ideali per delle prestazioni occasionali.

L’altra ipotesi è lavorare in proprio dopo il pensionamento con una partita IVA. In questo caso non ci sono restrizioni per i pensionati: valgono le stesse regole previste per i lavoratori autonomi, inclusa la possibilità di aprire una partita IVA scegliendo un regime di aliquota fissa.

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