Seduta del 18 maggio di Piazza Affari: grandi movimenti e variazioni interessanti dei titoli

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
Wall Street

La seduta di oggi di Piazza Affari si dimostra molto interessante. Le oscillazioni sono state forti già nelle prime ore dell’apertura con un calo importante per poi riprendersi verso le 12:00. Sull’indice Ftse Mib il settore telecomunicazioni ed energia sembrano trascinare Milano senza però riuscire a colmare i gap degli altri titoli importanti. A metà seduta ( ore 14.00) i titoli peggiori sono:  Amplifon 33.2 -3.24% , Diasorin 115.35 -2.66% , Telecom Italia 0.2724 -1.98% , Nexi 8.798 -1.81%  e Mediobanca 9.744 -1.69% mentre i migliori  Iveco Group 5.764 +3.11%, Prysmian 29.17 +3.11%, Unicredit 9.937 +1.76%  e Cnh Industrial 14.38 +1.63%. Sull’indice Ftse Mib il settore telecomunicazioni ed energia sembrano trascinare Milano senza però riuscire a colmare i gap degli altri titoli importanti.

Anche le altre Europee registrano cali sebbene non significativi, mentre in rialzo è l’oro nero:  il Wti a 110,9 dollari al barile e il Brent a 112,9 dollari. Dopo la seduta lievemente positiva di ieri sembra che le stime a ribasso della Commissione europea sul  Pil trovino sempre più fondamento: le stime attuali sono infatti del 2,7% e del 2,3% mentre la previsione di febbraio le quotava aò 4% e 2,7%.

Preoccupano il tasso di disoccupazione  (previsione al 7,3%) e  il tasso di inflazione nell’area euro in aumento nel 2022  al 6,1% rispetto al 2,6% nel 2021, mentre si auspica ad un calo nel 2023  ( previsione al 2,7%).  Intanto il settore energia sarà quello da tenere sotto controllo anche in  termini finanziari:  la Commissione Europea ha presentato i piani per limitare la dipendenza da gas, petrolio e carbone russi entro il 2027 con il  piano  REPowerEU che si basa sul risparmio energetico, sulla diversificazione degli approvvigionamenti di combustibili fossili e sulla spinta verso le rinnovabili. Da tener sotto controllo anche i titoli di borsa che si avvicinano alle energie alternative e le infrastrutture associate. L’energia secondo i massimi esperti dell’UE subirà molti cambiamenti: con un’efficienza energetica al 2030 dal 9% al 13%, con target per l’energia rinnovabile dal 40% al 45%. Il futuro delle rinnovabili è già il presente dell’energia.

 

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