Formaggio ricco di calcio e fosforo e vitamina D
La caciotta è un formaggio ricco di nutrienti essenziali come proteine, fosforo, calcio e vitamina D. Un formaggio medio grasso che può anche essere consumato a dieta (con moderazione).
Ne esistono diversi tipi è molto golosi
Fresca o stagionata, dal sapore dolce, talvolta leggermente acidulo e dalla pasta di colore bianco latte, solitamente con crosta leggermente color paglierino, la caciotta può essere realizzata con tutti i tipi di latte, di pecora, di mucca, di capra, di bufala o mista.
Fa parte dei cosiddetti formaggi medi (così come la mozzarella o la scamorza), con una buona quantità di colesterolo e sodio, quindi il consiglio è di consumarlo sempre con moderazione, ma non proibito e consentito in modo equilibrato dieta.
Caciotta: benefici e alto valore biologico
Il formaggio fornisce all’organismo un alto contenuto di proteine ad alto valore biologico, in quanto ricche di aminoacidi essenziali.
Inoltre, è un’ottima fonte di calcio, fosforo e vitamina D, essenziali per la salute delle ossa.
Il magnesio contribuisce al corretto funzionamento dei muscoli, le vitamine A ed E sono potenti alleati contro l’ossidazione cellulare e tissutale.
Quante calorie?
La caciotta toscana, ottenuta da un impasto di latte vaccino e ovino, non è proprio ipocalorica, ha circa 365 kcal per etto, più o meno come una pecora (detta caciotta romana) che ha 364 kcal.
La versione fresca (261 kcal/100 g) è molto più leggera, e la cacioricotta di latte di capra ha circa 178 calorie a parità di peso e contiene circa il 14% di grassi.
Consigli in cucina
Molto versatile in cucina, la caciotta, anche tagliata a dadini in insalata mista o come condimento per tortillas rustiche, può essere utilizzata sulla pizza al posto della mozzarella, in quanto evita che la pasta si inzuppi e lasci una crosta più croccante. e più digeribile.
Curiosità
Alcune caciotte possono essere aromatizzate con erbe selvatiche o spezie come il peperoncino campano o il tartufo umbro, conferendo loro un sapore molto intenso.
A Siena la buccia è tradizionalmente tinta; in Sicilia e nel Lazio la caciotta fresca, di latte di pecora, è chiamata primo sale fresco.